Rimini. Aggredito al ristorante: quattro da identificare

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Sono in via di identificazione da parte dei carabinieri i quattro uomini indicati dal cliente preso a bastonate al ristorante, dopo un diverbio sul conto.

Il certificato medico parla di una prognosi di trenta giorni principalmente per la frattura del polso (in particolare della diafisi ulnare sinistra e contusione con ematoma del dorso), ma dopo gli ulteriori accertamenti il paziente presenterà un’integrazione di querela.

L’uomo, infatti, un operaio specializzato di 44 anni originario della provincia di Alessandria che si è trasferito di recente a Rimini, si è rivolto infatti all’avvocato Lorenzo Manfroni per avere tutela legale.

Sarà operato al braccio la prossima settimana, mentre dai referti del pronto soccorso, nonostante il sangue perso e le ferite alla testa, non appare particolarmente significativa la momentanea perdita di coscienza che aveva allarmato i presenti (c’è chi tra loro aveva accennato a movimenti da massaggio cardiaco).

L’ipotesi di reato è lesioni aggravate, anche se ovviamente spetterà agli investigatori, attraverso anche il racconto dei testimoni e dei protagonisti, ricostruire quanto accaduto ed eventualmente contestare altre fattispecie.

Menato da tre persone

Il quarantaquattrenne, come anticipato ieri dal Corriere Romagna, racconta di essere stato malmenato da tre persone, sotto gli occhi del ristoratore. Ad afferrare però un bastone e a colpirlo con violenza sarebbe stato, però, soltanto uno dei camerieri, poi scappato - stando sempre alla querela dell’operaio - subito dopo l’accaduto. C’è chi dice che, a quel punto, il bastone («un ceppo di legno della lunghezza di almeno mezzo metro e del diametro di cinque-sei centimetri») ancora sporco di sangue, sia finito nel forno della pizza.

L’episodio desta stupore perché il ristorante-pizzeria sul lungomare di Rimini, teatro della zuffa, non è mai stato al centro di episodi del genere ed è frequentato da una clientela tranquilla, così come il titolare. Tutto era cominciato per la discussione, al momento del conto, su un amaro - ad avviso del ristoratore - non pagato: quattro euro. «Ero stato lì altre tre volte, ci davamo addirittura del tu, è stata una reazione altamente sproporzionata».

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