Rimini. A 40 anni dal condono gli demoliscono mezzo locale abusivo

Ruspe in azione per demolire più della metà del Blue Bar sul lungofiume di San Giuliano Mare. «Su 352 metri quadrati, me ne porteranno via 200: l’intera cucina, tutta la sala e i servizi – spiega il titolare Giovanni Mazzoccoli –. La nostra clientela abituale viene a fare la fila per vedere che cosa sta succedendo». Ma come si è arrivati alla demolizione della parte ristorante e pizzeria? «È l’epilogo di una storia lunga – racconta –. Come è successo a molte altre persone qui a Rimini, mi sono ritrovato proprietario di uno stabile che era stato oggetto di un condono. Un condono che risale ad oramai quarant’anni fa e che ho “ereditato” dai due proprietari che ci sono stati prima di me». E «a seguito del parere negativo da parte della Soprintendenza, secondo cui una parte del locale impediva la vista del mare (il Blue Bar è l’ultimo edificio prima della fontana della balena e della spiaggia, ndr), il Comune ha deciso di accelerare i tempi e di chiudere la questione con un’ordinanza di demolizione – aggiunge –. A nulla sono valsi i ricorsi. E neanche il fatto che uno di questi sia ancora al vaglio del Tar e il tribunale non si sia ancora pronunciato al riguardo». Non è tutto: «C’è anche un diniego dell’Ente di bacino, che interessa specificamente la parte della cucina e dei servizi dal lato del fiume – continua –. Stranamente, però, questo diniego non riguarda nessun altro edificio lungo via Zavagli (dal sottopassaggio della ferrovia fino al lungomare, sono moltissimi quelli che si affacciano sulla riva destra del Marecchia, ndr), ma esclusivamente il mio».