Rimini, 30 medici no vax rientrano: "Non si risolvono così le carenze"

È ufficiale: saranno reintegrati tutti i dottori no vax finora sospesi. «La notizia è arrivata come un sasso in piccionaia. Un silenzio assordante ha accolto la novità nella chat dei colleghi. Il primo a segnalarla è stato il presidente dell’Ordine dei medici di Latina, poi più nulla». Commenta così la notizia uscita nella mattinata di ieri il presidente dell’Ordine dei medici di Rimini, Maurizio Grossi. A suo parere quest’ultima decisione «non potrà tuttavia ingenerare rivalse sul passato, a suon di azioni legali, né tantomeno, - allarga le braccia Grossi - risolvere l’annosa carenza di personale, dato che trenta unità in più non incideranno nella realtà riminese». A sei mesi dalla sospensione dello stato di emergenza e in considerazione dell’andamento del contagio da Covid-19, il neo ministro alla Salute, Orazio Schillaci, ha diramato il nuovo cambio di rotta. Una nota mette infatti nero su bianco il giro di boa destinato a accendere polemiche: «Per quanto riguarda il personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all’obbligo vaccinale e l’annullamento delle multe previste dal decreto legge 44/21, in vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali, - conclude dal ministero - è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione».