Ricorso in Cassazione per la centralina idroelettrica di Verghereto

La storia della centralina idroelettrica “Para 1”, dopo le ordinanze di demolizione dell’Unione dei Comuni e di revoca del provvedimento autorizzativo della Regione, approda all’ultimo gradino possibile del contenzioso giuridico-amministrativo, e cioè alla Corte di Cassazione.

L’impianto, sul torrente Para, è stato realizzato nella zona della località di Pastorale. Nel 2005 la giunta regionale aveva dato il via libera alla realizzazione, su progetto e richiesta avanzati dal Comune di Verghereto.

L’impianto viene realizzato da Hera ed Amga Energia srl nel 2007 ed entra in funzione nel 2008 con la gestione da parte di Energia Servizi srl, con un investimento di 500.000 euro: così si legge nel sito di Amga Energia dove l’impianto di Pastorale viene presentato come un impianto modello delle attività dell’azienda nel settore idroelettrico.

Nel settembre 2017, ad oltre 9 anni dalla entrata in funzione, a seguito di sopralluoghi l’Unione dei Comuni ordinava «la demolizione e ripristino dei luoghi per illecito edilizio». La Regione a sua volta accertava che alcune prescrizioni non erano state rispettate. In particolare per la cabina di trasformazione era stato realizzato un nuovo edificio, mentre il progetto prevedeva il restauro e la ricostruzione in parte di un fabbricato esistente adibito a mulino. Inoltre si rilevava la mancata realizzazione di opere di protezione della condotta con scogliera di pietre e la mancata installazione di reti paramassi.

La Regione aveva quindi ingiunto nel 2018 al Comune di Verghereto, proponente il progetto, di ripristinare l’opera come previsto in sede di valutazione del progetto o di «conformare gli atti autorizzativi alla situazione di fatto». Il Comune presenta istanza di Autorizzazione Unica per modifica sostanziale in sanatoria nel settembre 2018 ma l’Arpae Forlì-Cesena con nota del maggio 2019 nega l’autorizzazione poiché in pratica l’impianto così come realizzato non rispettava il disciplinare della concessione relativa all’utilizzo dell’acqua. Nel novembre 2018, con atto notificato tre mesi dopo, Arpae dispone la sospensione temporanea dell’esercizio della concessione, ma un mese dopo con un sopralluogo si accerta che l’impianto è comunque in funzione. Viene inoltrata una diffida ad Amga Energia Servizi srl ma ancora ad un successivo sopralluogo del maggio 2019 l’impianto risulta in funzione.

A questo punto il 26 giugno 2019 Arpae dichiara decaduta la concessione di acque pubbliche ad uso idroelettrico che era stata concessa nel 2006 al Comune di Verghereto e che era stata rinnovata nel 2016 col subentro di Amga Energia Servizi srl. Inoltre si ordina ad Amga Energia Servizi srl di effettuare entro un anno tutti i lavori necessari al ripristino dello stato dei luoghi. La Regione a sua volta il 6 settembre 2019 revoca la delibera del 2005, «atto presupposto a tutte le autorizzazioni, alla realizzazione e all’esercizio e che determina conseguentemente il divieto di utilizzo dell’impianto idroelettrico». Parte prima il ricorso al Tribunale Superiore della Acque e adesso alla Corte di Cassazione. L’impianto comunque è sempre lì.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui