Ricercatori di Viserba scoprono una stella sconosciuta

Archivio

È una “stella variabile” incastonata nel cielo della costellazione del “Cane Minore”. Fino a pochi giorni fa non aveva un nome per il semplice fatto che nessuno l’aveva ancora scoperta. Dal 19 febbraio non solo figura all’anagrafe delle galassia, ma la sua luce porta dritto dritto a Viserba, sul tetto di un condominio dove è sorto l’Osservatorio astronomico “Hypatia” di Fabio Mortari.

La scoperta è a otto mani, insieme a Davide Gabellini e ai colleghi di Firenze, Nico Montigiani e Massimiliano Mannucci dell’Osservatorio “Margherita Hack”. Le stelle variabili si chiamano così perché emettono luce in alternanza ed è quindi difficile osservarle e di conseguenza scoprirle.

Un cielo di stelle

La collaborazione fra i due osservatori di Rimini (Hypatia) e di Firenze (Margherita Hack) è nata sei mesi fa.

«È una particolarità più unica che rara - spiega Fabio Mortari -: portano il nome di due donne dedite alla scienza e all’astronomia, ma divise fra loro da circa 1.600 anni di storia durante i quali le donne hanno faticato nel tentativo di emanciparsi e affermarsi in tutti i campi, inclusa la scienza».

Mortari è un imprenditore di 43 anni e in pratica osserva il cielo da sempre, finché nel 2019 il “decollo” con la creazione dell’Osservatorio “Hypatia” sul tetto della sua casa viserbese e l’inizio del viaggio assieme a Davide Gabellini.

Fino alla scoperta più recente. «Assieme ai colleghi fiorentini, stavamo osservando un asteroide - racconta l’astronomo riminese - e l’attività principale di questa collaborazione è la fotometria, finalizzata alla definizione della curva di luce caratteristica degli asteroidi».

Si tratta di una attività che comporta la ripresa di centinaia di immagini nell’arco di diverse notti e uno degli “effetti collaterali” è quello di analizzare centinaia di stelle presenti in ogni campo ripreso.

La speranza? «Imbattersi in qualcosa di nuovo o anomalo».

“Vedo la luce”

Succede il 13 gennaio. «Durante l’analisi delle stelle di campo dell’asteroide Arequipa l’attenzione è caduta su una stella in particolare che sembrava mostrare una leggera variabilità, ma i dubbi erano molteplici in quanto si trattava di una variazione di intensità luminosa molto molto piccola».

A questo punto è stata necessaria una intensa attività di studio, misurazione e confronto con gli organismi internazionali, fino all’America association of variable star observer e nello specifico l’organismo battezzato The international variable star index (in pratica la “bibbia” di tutte le stelle variabili). «Pochi giorni di attesa è il 19 febbraio è arrivata la validazione della scoperta».

Dove si trova?

«Nella costellazione del Cane minore».

Che di tipo di stella è?

«Dalla curva di luce è stato possibile dedurre che si tratta di una variabile del tipo Delta Scuti, un tipo di stella variabile che può cambiare a causa di pulsazioni della sua superficie, sia radiali sia non radiali».

Come l’avete chiamata?

«Una nuova stella variabile è stata aggiunta al catalogo ed è stata denominata Hack-Hypata V1».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui