Riccione. Rissa in spiaggia, tre feriti a coltellate

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Guardia giurata blocca con la cintura la copiosa emorragia alla gamba destra di un giovane ferito a coltellate. È stato il momento a più alta tensione dello scontro avvenuto sulla spiaggia di Riccione «dove sempre più specialmente gruppi di giovani e giovanissimi si danno appuntamento per regolare conti in sospeso» andato in scena poco prima dell’alba di ieri sulla spiaggia tra i bagni 115 e 118. Il bilancio finale parla di tre ragazzi feriti a coltellate e di una ragazza che ha denunciato di essere stata presa a cinghiate su tutto il corpo (viso compreso). Il personale sanitario che l’ha subito visitata però non ha riscontrato nessun segno. Così come sono risultate superficiali le lesioni riportate dagli altri due accoltellati cui sono bastate le medicazioni degli infermieri del 118: arrivati in Pronto soccorso, infatti, hanno firmato per essere dimessi.

Cos’è successo

Ancora poco chiara la dinamica dell’aggressione. I carabinieri sono stati informati dalla centrale operativa della Vigilar dopo che il suo personale impegnato nel pattugliamento su lungomare e battigia era stato fermato dalla ragazza che denunciava di essere stata aggredita. Pochi istanti e si è materializzato il ferito più serio che è stato medicato in prima battuta dalla guardia giurata Sergio Ballarini. «Perdeva molto sangue all’altezza del femore - racconta -. Allora ho fatto tesoro degli insegnamenti ricevuti, i miei genitori sono medici, gli ho sfilato la cintura e l’ho messa per bloccare la copiosa perdita di sangue. È stato un lavoro importante di squadra. Poi, per fortuna, non era stata recisa l’arteria femorale».

Portati in caserma i “sopravvissuti”, tutti classe 2003 residenti in provincia di Milano, hanno riferito di aver avuto il faccia a faccia con gli aggressori «che non conosciamo e ci stavano urlando contro» mentre stavano facendo ritorno in albergo dopo aver trascorso la notte in alcuni locali sulla spiaggia. I feriti fino all’alba di sabato non erano stati “schedati” nei controlli fatti ogni fine settimana. Nessuno di loro ha voluto sporgere denuncia. I carabinieri procedono comunque d’ufficio: il ferito più grave è stato infatti giudicato guaribile in 20 giorni.

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