«I ragazzi volontari vengono da tutto il territorio, quest’anno anche da Pesaro con il treno, e da Rimini: si tratta di un impegno costante che hanno sposato. Nel team ci sono anche i ragazzi di Cuore 21 che fanno le loro attività e sono coinvolti. È un grande villaggio dove si sta tutti insieme». Eleonora Gennari, coordinatrice di Cuore 21, conferma che il lavoro costante della cooperativa non si è mai fermato. Tutto questo anche dopo la tragedia in A4 che ha visto la tragica morte di cinque ragazzi, l’educatrice Romina Bannini e il coordinatore, ex sindaco, Massimo Pironi. «Siamo sempre andati avanti con la nostra mission, a volte ci siamo chiesti come abbiamo fatto; facciamo fatica a crederci, ma il nostro percorso è questo. Una nostra parte è morta con loro, ma sappiamo che il progetto che Massimo e Romina hanno intrapreso deve esser portato avanti. Quello estivo include in maniera tale i volontari che ci danno una mano anche d’inverno». Per 40 ragazzi del centro estivo i volontari erano 25, con una media di 15 volontari al giorno.
Dal lontano 2015
Il Summer Camp21 e Teen21 si tratta un’iniziativa nata nel 2015 per soddisfare le esigenze delle famiglie del territorio che cercano un ambiente educativo e divertente per i propri figli durante l’estate. Questo centro estivo è aperto ai bambini dai 6 ai 13 anni e offre un’ampia gamma di attività durante il periodo estivo, da metà giugno ai primi di settembre. Il Summer Camp è aperto dal lunedì al venerdì, situato in Corso Cesare Battisti 31, un luogo centrale e immerso nel verde, con accesso diretto alla spiaggia.
Opportunità di crescita
L’obiettivo principale del Summer Camp 21 è fornire ai bambini l’opportunità di trascorrere il loro tempo libero in un ambiente divertente ed educativo. Gli educatori che lavorano al centro sono professionisti esperti in varie discipline, tra cui attività motorie, musica e danza. I volontari però hanno un’opportunità di crescita: «Si parla tanto di giovani dediti a pratiche poco civili, in questi ultimi anni abbiamo avuto dei ragazzi che si sono dedicati nel dare aiuto e nel contempo imparare e capire come proiettare il proprio futuro», racconta ancora Gennari.
Un progetto inclusivo
Il programma settimanale del Summer Camp ha previsto giornate trascorse nella sede, in cui i bambini hanno a laboratori manuali-creativi e attività corporee come danza, teatro, musica e attività motorie. Inoltre, ci sono state due giornate dedicate alle attività al mare, consentendo ai bambini di giocare sulla spiaggia e in acqua, sempre sotto la supervisione attenta degli educatori. «Si tratta di un ambiente inclusivo: i ragazzi, sia tra i coetanei, sia tra volontari, la cui presenza non è scontata, stringono dei legami – aggiunge Gennari – che tendono a riportare i volontari a ripetere l’esperienza».