Riccione. Bagnina trans salva una donna in mare. Arcigay plaude alla coop di salvamento
RICCIONE. Complice il caldo di Cerbero, una riccionese di 70 anni ha perso i sensi in mare ed è stata tratta in salvo da un "marinaio di salvataggio" diventato già un simbolo. É avvenuto questa mattina intorno alle 9.30, al bagno 37 di Riccione, quando Sofia Scarparo, bagnina trans, ha riportato in riva una donna dopo averla notata in stato di incoscienza in acqua. Sono poi intervenuti anche i colleghi delle spiagge vicine per aiutare negli interventi di massaggio cardiaco: la bagnante ha ripreso i sensi in pochi minuti, per poi essere affidata agli operatori del 118. Sul salvataggio da parte di Sofia Scarparo interviene Marco Tonti, presidente Arcigay Rimini "Alan Turing": "Sofia stessa- rimarca- ha ritenuto importante sottolineare la sua condizione di donna trans soprattutto per dichiarare la positività e l'inclusività della cooperativa in cui lavora da 5 anni". E' qualcosa da rilevare per Tonti "perchè spesso le persone trans sulla stampa vengono associate solitamente al mondo della cronaca nera, non di rado con espressioni e forme inadatte a rispettarne la dignità umana". Al contrario, "in questo caso- prosegue- si racconta non solo di un caso positivo di cronaca, ma si fa sapere che esistono ambienti lavorativi inclusivi e rispettosi". Eppure purtroppo l'esperienza di molte persone trans è diversa perché "vengono discriminate sul lavoro, quando non pretestuosamente licenziate", osserva. Proprio per questo la storia di Sofia è importante "per molte persone trans, giovani e meno giovani- conclude- perché ci mostra che un mondo migliore non solo è possibile ma esiste già oggi, e che bisogna prendere esempio per progredire sempre di più". A Sofia infine un grazie perchè "rendersi visibili come persona trans senza ritrosie e con la forza di un'esistenza è un gesto di supporto per tante persone che ogni giorno subiscono discriminazioni".