Ravenna, tornado di luglio: dopo due mesi ancora niente fondi
- 27 settembre 2023

Due mesi dopo quel tremendo tornado che sconvolse la parte nord del Ravennate non è ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale la dichiarazione di stato d'emergenza con cui accedere ai fondi statali per la ricostruzione e per aiutare i privati coinvolti. E così, mentre passano in Consiglio comunale oltre un milione di spese fuori bilancio, l'assessora ai Lavori pubblici spiega come «anticiperemo noi i fondi anche se, pure in considerazione della situazione venutasi a creare con l'alluvione, certamente siamo in una certa difficoltà dal punto di vista finanziario». Ieri infatti è andata in approvazione, a Palazzo Merlato, la delibera con cui veniva riconosciuta la legittimità del debito fuori bilancio per le opere a tutela della salute pubblica dovute a tromba d'aria e nubifragio. Di mezzo ci sono i 360mila euro per lo scivolamento della copertura dell'ex Almagià, i 120mila per la sistemazione del centro sociale di Conventello, i 250mila per il rifacimento del manto di copertura della primaria "Bartolotti", gli 83mila per rimettere in sesto copertura della scuola "Il grillo parlante", prospicente al campo sportivo di Savarna di cui pure si è disposta la sistemazione, aggiungendo inoltre 45mila euro per la recinzione del medesimo impianto. La somma urgenza ha motivato anche i 53mila euro per la riparazione della copertura della scuola di San Pietro in Trento e il finanziamento di altri puntuali interventi, per importi minori, tutti legati agli eventi occorsi in provincia tra il 22 e il 25 di luglio scorsi. La componente della Giunta comunale ha ripercorso ieri le ore difficili di quel sabato pomeriggio in cui «il territorio di Savarna e le aree limitrofe sono state interessate da un vero e proprio tornado con venti che hanno superato i 250 km/h che hanno scoperchiato tetti, divelto alberi e tranciato cavi elettrici della bassa e media tensione – ha ricordato Del Conte -. Le prime segnalazioni sono state alle 16 e riguardanti le zone di Sant'Antonio, Grattacoppa e Savarna. Il Dirigente della Protezione Civile ed il Sindaco sono giunti sul posto mezz'ora dopo e hanno provveduto ad attivare il Coc al centro sociale La Pioppa». In Consiglio l'assessora ha riferito anche di come «i Vigili del fuoco sono prontamente intervenuti dal comando di Ravenna e dai comandi provinciali limitrofi, con l'attivazione immediata dei volontari di protezione civile e Azimut per la rimozione delle alberature che interessavano diverse strade di accesso a Savarna. Il Dirigente della Protezione Civile ha, contemporaneamente, proceduto ad affidare ad Azimut varie attività sul verde pubblico con verbale di somma urgenza». La richiesta dello stato di emergenza da parte del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, era poi giunta il primo di agosto, ricomprendendo gli eventi metereologici estremi che nel mese di luglio avevano colpito anche altri territori in regione e in considerazione del fatto che, nuovamente nel Ravennate e in altre province, si era verificato un'ulteriore grandinata il 27 luglio. Per il riconoscimento dello stato di emergenza si è dovuto quindi attendere un mese esatto, ma la pubblicazione che sbloccherebbe i fondi tarda ancora ad arrivare. E se per le opere pubbliche i Comuni per ora coprono le spese, i privati attendono.