Ravenna, torna la "Trilogia d'autunno"

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È già autunno e “Ravenna festival” c’è, come c’è stato in questa estate difficile, dando grande prova di creatività e coraggio. Si riparte a novembre con la Trilogia d’autunno, nel segno di Dante.

Apre – letteralmente – le danze Sergei Polunin, stella ribelle del balletto che per il festival affronta la sfida di una coreografia tripartita tra Inferno, Purgatorio e Paradiso. In prima mondiale, venerdì 6 novembre, “Metànoia” è la risposta di un artista contemporaneo a un capolavoro assoluto quale la Commedia, ma anche un viaggio nel profondo della natura umana. Mentre “Metànoia” è in programma al Pala De André (repliche 8, 10, 12, 13 novembre) con uno speciale allestimento per 600 spettatori, sarà il teatro Alighieri ad accogliere “Faust rapsodia. Dal ciel sino all’inferno”, nuova produzione che completa questa Trilogia dantesca nel triplice segno di danza, musica e parola.

Il 7, 11 e 14 novembre è tempo per un altro viaggio ultraterreno, sui testi di Goethe e le musiche di Robert Schumann, nell’adattamento drammaturgico e musicale di Luca Micheletti e Antonio Greco; a teatro saranno disponibili 200 posti, anche in questo caso nel pieno rispetto delle normative vigenti.

Una nuova versione della Trilogia

Il progetto di Cristina Mazzavillani Muti, che dal 2012 ha esteso la programmazione del festival ai mesi autunnali, si reinventa per il contesto inaspettato e complesso di quest’anno, sviluppando la formula di “trittico” nei linguaggi artistici – la danza, la musica e la parola poetica – per una dedica che si inserisce nell’anno di celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante. Del resto vita e opera del poeta sono da sempre motivo ispiratore per la manifestazione, che per questa Trilogia ha commissionato il nuovo lavoro in cui Sergei Polunin presenta la propria contemplazione della Commedia.

L’appuntamento all’Alighieri sarà preceduto da un breve momento di spettacolo, di circa 30 minuti e accessibile con il biglietto di “Faust rapsodia”: alle 19.30 nella basilica di San Francesco, “Quanto in femmina foco d’amor” è un mistero per voci e pellegrine, una meditazione sulle figure femminili della Commedia da un’idea di Cristina Muti, su testo di Francesca Masi e con la mise en espace di Luca Micheletti. Le testimonianze di Francesca, Pia, Sapia, Piccarda e Cunizza intessono una preghiera di donne, una litania che si dipana fra Eva e Maria, inizio e fine del dinamismo del mondo, cantato e danzato dall’edenica Matelda.

Biglietti da 20 a 40 euro, da oggi prevendita aperta. Info: 0544 249244 www.ravennafestival.org

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