Ravenna, suicida per covid. Carraie sotto choc

Archivio

La procura ha aperto un fascicolo sul caso del 51enne di Carraie che sabato scorso si è tolto la vita lanciandosi dal terzo piano dell’ospedale di Cosenza dove era ricoverato per covid. Al momento i familiari sono ancora in Calabria e sono stati sottoposti a tampone per accertare se anche loro possano essere stati contagiati, la data dei funerali non è invece ancora stata fissata.L’uomo – in passato titolare insieme al fratello di una ditta edile e da sei anni residente a Carraie dopo un periodo trascorso in Australia –, si è sentito male al ritorno dalle ferie in Sicilia. Partito da Taormina, venerdì durante il viaggio di rientro ha accusato difficoltà respiratorie e febbre alta. A quel punto ha contattato il proprio medico di base che, alla luce dei sintomi, gli ha consigliato di recarsi all’ospedale più vicino. Giunto all’Annunziata di Cosenza in serata, il tampone a cui è stato sottoposto ha evidenziato la positività al coronavirus ed è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive. Ma alla luce del quadro clinico, in particolare della grave compromissione a livello polmonare, i medici stavano valutando il suo trasferimento in terapia intensiva. Cosa che sarebbe probabilmente avvenuto nel corso della giornata di sabato. Ma quello stesso giorno, all’alba, il 51enne si è tolto la vita lanciandosi dalla finestra del reparto, precipitando nel vuoto dal terzo piano dell’ospedale. L’ipotesi degli inquirenti (il caso è seguito dai carabinieri di Cosenza) è che l’uomo – che non era vaccinato e soffriva di ipertensione arteriosa – si sia lasciato sopraffare dallo sconforto di fronte al rischio per la sua salute. Pur facendo vita riservata, la notizia della morte del 51enne ieri ha fatto in breve il giro di Carraie, sotto choc per l’accaduto.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui