Ravenna, striscioni contro l'antenna del parco Montessori

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Nuova protesta, questa volta a colpi di striscioni, contro il ripetitore Wind Tre installato nel parco Montessori. Sono comparsi ieri, tra balconi, terrazzi, recinzioni e anche a ridosso della rete messa a protezione dell’antenna oggetto di una campagna che ha coinvolto anche la politica. Non eravate obbligati a dare il parco, -1000 voti”, “Parco violato”, “Vergogna per lo scempio”, “Antenna alta 30 metri”, “Ricorda l’antenna quando voterai”, sono alcune delle scritte affisse. L’installazione dell’antenna è infatti entrata presto nel dibattito politico, oggetto di una campagna mossa dalla lista civica la Pigna, che ha chiesto alla compagnia telefonica lo spostamento dell’impianto. Nelle settimane scorse il gruppo d’opposizione ha criticato «il no granitico proferito da sindaco, giunta e partito democratico alla richiesta di spostare l'antenna», presa di posizione che, hanno aggiunto, «non può e non deve rappresentare il triste epilogo di questa vicenda». Sull’ipotesi di uno spostamento era stato categorico l’assessore alla Transizione digitale, Igor Gallonetto: «Rischiamo di ottenere uno spostamento di 100 metri, con altri cittadini scontenti. Dobbiamo essere sinceri, non possiamo cavalcare il momento. Dire si sposta e la si mette a 3 km non è veritiero così come non possiamo opporci a un’installazione per limiti normativi». Posizione che invece la capogruppo della Pigna, Veronica Verlicchi, ha già a suo tempo contestato, insistendo per uno spostamento «in un’area diversa con un minor impatto paesaggistico e ambientale. Insomma, dall’opposizione e dagli striscioni, arriva la richiesta di un accordo che permetta di evitare eventuali ricorsi al Tar, »offrendo ai cittadini una risposta positiva alle loro rimostranze, basate, va detti, su motivazioni del tutto condivisibili».

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