Ravenna, spiata dall'ex e dalla suocera 007: chiuse le indagini

L’auto della madre, usata come cavallo di troia. Non tanto per espugnare chissà quale fortezza, bensì per entrare nella vita privata dell’ex compagna: piazzata per giorni nel parcheggio davanti a casa sua e nei pressi del luogo di lavoro, l’avrebbe filmata attraverso telecamere spia installate a bordo. A che scopo? Dimostrare nel corso della causa di separazione, che la ragazza aveva uno stile di vita per chissà quale motivo non idoneo per essere una “brava madre”. Ebbene, l’escamotage da 007 con la complicità di mamma si è ritorto contro l’ex compagno, nei confronti del quale è stato notificato di recente l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura. L’uomo, 35 anni, non dovrà solo rispondere di stalking in sede penale, ma sul fronte civile, la causa nella quale aveva prodotto foto e filmati carpiti di nascosto per avere la collocazione prevalente della figlia, si è conclusa con un affidamento condiviso, condannandolo a pagare le spese legali all’ex compagna.


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