Ravenna, spiaggia naturista: il fratino fa prorogare la chiusura di un tratto a Lido di Dante

Se una rondine non fa primavera è vero anche che un fratino non fa un’estate, soprattutto quest’anno. È così in certe spiagge della riviera romagnola in cui il caratteristico uccellino cerca di riprodursi. Tra queste c’è anche Lido di Dante, nella quale un lungo tratto della spiaggia naturista è periodicamente interdetto per non disturbare la nidificazione del piccolo pennuto trampoliere protetto da normative nazionali ed europee, generalmente da aprile a metà luglio. Una limitazione che quest’anno ha suscitato una marea di polemiche. Per i frequentatori della spiaggia infatti non poter usufruire di una delle zone più caratteristiche è sempre sembrato paradossale. Quest’anno è inoltre arrivata una proroga fino a metà agosto, uno slittamento in avanti che coincide col Ferragosto e che suona un po’ come una beffa. Un’ordinanza - che riguarda anche la retrostante pineta Ramazzotti, in cui si è sviluppato un incendio la settimana scorsa - adottata dai carabinieri del Reparto di Biodiversità di Punta Marina. Sarebbero tre i nidi accertati, per la cui schiusa delle uova e il conseguente involo serve questo lasso di tempo.
Le reazioni dei turisti
Nel frattempo i turisti, un po’ arrabbiati, apprendono del divieto solo quando arrivano alla staccionata. A quel punto non resta che appoggiarvisi e contemplare la tranquillità di quegli spazi, scrutando la sabbia come dei cecchini in cerca di quel fratino che molti iniziano paradossalmente a “detestare”. In realtà nelle sue rare apparizioni saltellanti suscita sempre grande emozione e una raffica di scatti fotografici dei frequentatori della spiaggia. Tuttavia per molti di loro appare eccessivo e talvolta insensato impedire l’accesso a quelle aree. Più duri i commenti dei turisti stranieri - l’area Fkk di Lido di Dante è una delle più apprezzate soprattutto dai nordeuropei – per i quali la comprensione di quei divieti, scritti solo in italiano, è difficile. Fortunatamente quest’anno, grazie ai lavori di ripascimento della spiaggia divorata negli anni scorsi dalle mareggiate, l’arenile è tornato ad essere della sua ampiezza originale e finora – anche nelle domeniche più affollate – c’è sempre stato spazio per tutti.
Resta il fatto che uno dei tratti più suggestivi della costa romagnola, talvolta con le acque quasi cristalline, non è utilizzabile. Lo stesso malessere, peraltro, lo si registra tra gli amanti del verde costretti a rinunciare alla pineta Ramazzotti, anch’essa off limits fino al 15 agosto.
« Questo uccellino gode di privilegi che nemmeno ai cittadini qualunque vengono riconosciuti – sdrammatizza un gruppo di ragazzi a ridosso dell’ultima staccionata –. Veniamo qui da una decina di anni e quel tratto è sempre stato il nostro preferito, ma è un po’ ciò che pensano tutti. Il pubblico di questa area si è sempre dimostrato educato e amante dell’ambiente; andrebbe premiato e non penalizzato». Questo il pensiero di alcuni turisti svizzeri: «Crediamo sia giusto preservare la natura ma è necessario impostare un suo etico e sostenibile utilizzo, anche tramite escursioni volte a sensibilizzare i frequentatori e attirarne di nuovi. Questo aspetto nel vostro Paese spesso è trascurato o sottovalutato».