Ravenna, Snam: a giorni il progetto del rigassificatore

Entro la settimana giungerà l'istanza da parte di Snam sul rigassificatore da posizionare a Ravenna ed intanto, nella città romagnola, Confindustria porta Bonaccini e Bonomi a confrontarsi sull'energia. Il presidente della Regione nonché commissario al rigassificatore ha infatti partecipato ieri, assieme al presidente nazionale di Confindustria, all'assemblea 2022 di Confindustria Romagna. L'appuntamento si è tenuto in un teatro Alighieri gremito ed era proprio dedicato "all'energia per crescere".
«La nomina del nostro governatore a commissario straordinario per l’energia non è un caso, né il frutto di chissà quali alchimie politiche: semplicemente, siamo pronti – ha spiegato il presidente di Confindustria Romagna, Roberto Bozzi -. Ravenna ha tutte le carte in regola per essere punto di riferimento come hub nazionale per il gas. È una rivendicazione logica e naturale, non una candidatura dettata dall’urgenza, dall’esplosione dei prezzi di energia e materie prime aggravata dalla guerra, o dal recente problema dell’approvvigionamento idrico dovuto alla siccità, che pure hanno acuito l’emergenza. In un momento di difficoltà siamo consapevoli che il sapere e i talenti di questa città, con i suoi 60 anni di esperienza in materia di energia, possono davvero essere un faro per tutto il Paese».
Pochi minuti prima era stato il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, a ribadire nel saluto iniziale la ricetta ravennate dei "4 sì", che coinvolgono oltre al rigassificatore, l'estrazione del gas in Adriatico, le rinnovabili rappresentate dal progetto Agnes e la captazione della CO2. Una ricetta rispetto alla quale la giornata ha enfatizzato la convergenza oltre che di Confindustria Romagna e Comune (d'accordo, come noto, anche i sindacati tutti rappresentati in platea), anche della Regione e della rappresentanza nazionale dell'associazione datoriale. «Sono stati fatti errori, trasversalmente, dalla classe dirigente di questo Paese – ha esplicitato Bonaccini -. Ai rigassificatori hanno detto no e così sono stati costruiti in Spagna. E sulle estrazioni di gas ero qui, con Confindustria e sindacati, a supplicare il governo gialloverde di non bloccarle. Quello giallorosso non modificò la direzione. L'ha fatto solo Draghi, che ha quantomeno corretto la rotta».