Ravenna, Ryf aprirà i concerti degli Skunk Anansie

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«Un sogno che si avvera». L’annuncio è di quelli che scottano. Perché non solo il salto da Ravenna al Parco della Musica di Roma è bello grande. Ma soprattutto perché a offrire un posto sul prestigioso palco del festival rock organizzato nell’auditorium della città capitolina è stata nientemeno che Skin. E’ stata la leader degli Skunk Anansie a volere R.Y.F., nome d’arte di Francesca Morello, in apertura di tutte le date italiane che la storica band londinese farà questa estate. Il concerto, già fissato per il 29 giugno, sarà il primo dei tre live in programma, che porteranno la cantante ormai trapiantata da anni a Ravenna anche a Padova e a Torino, il 30 giugno e il 1 luglio. A ufficializzare la notizia è stata la stessa Francesca: «Se mi fosse successo un po anni fa sarei svenuta, ora salto come una cavalletta dalla felicità, e il mio cuore esplode».

Per R.Y.F. è il coronamento dell’ultimo lavoro, “Everything burns”, album uscito lo scorso anno per Bronson produzioni con un riscontro nella stampa di settore che ha fatto il pieno di recensioni positive. Si tratta del terzo lavoro da studio, che ha portato sempre nel 2021 all’uscita di due singoli, “Cassandra” e “Not going anywhere”. Per la prima volta R.Y.F. si confronta in maniera massiccia con computer e sequencer, frutto dell’ultimo periodo in cui è rimasta come tutti più in casa, e ha avuto la possibilità di sperimentare nuovi suoni oltre la chitarra con cui aveva lavorato finora. Ne risulta un suono che ricorda l’elettronica anni Ottanta, New Order e Dead Can Dance su tutti.

Nato in parallelo al coinvolgimento nel nuovo spettacolo “Tutto Brucia” dell’acclamata compagnia teatrale Motus, “Everything Burns” è stato registrato con Andrea Cola (Sunday Morning) sotto la supervisione di Bruno Dorella (Ronin, OvO, Bachi da Pietra). Eletto disco dell’anno su “Internazionale”, il progetto ora si confronta nella dimensione live, negli anni difficili della pandemia, fra locali chiusi e concerti annullati. E ora, nel già ricco calendario, l’esplosivo annuncio delle date in apertura agli Skunk Anansie fa di Everything burns un disco non solo notevole, ma dal titolo quantomeno profetico.

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