Ravenna musica festeggia i 150 di Mariani e Rachmaninov

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Come sempre, puntuale e intramontabile, nelle prime settimane dell’anno si apre la stagione concertistica curata dall’Associazione musicale Angelo Mariani, tanto più in questo 2023 che segna il 150° anniversario della morte di Mariani stesso, il leggendario maestro ravennate cui si deve la moderna figura del direttore d’orchestra come interprete e a cui, appunto, l’associazione musicale fondata ben 60 anni fa (era il 1963) è intitolata. È Ravenna musica, e si apre questa sera, al teatro Alighieri, dove si terranno tutti gli otto concerti previsti in cartellone, che si snoderà fino al prossimo maggio spaziando dal repertorio sinfonico a quello cameristico, con particolare attenzione in questa edizione al recital pianistico e a un altro 150° anniversario, quello dalla nascita di Sergej Rachmaninov.

Ma veniamo al concerto di oggi, affidato invece alla massa sonora dell’orchestra: protagonista sarà infatti un complesso dinamico e versatile come l’Orchestra Filarmonica Italiana (da un paio d’anni in residenza al Teatro degli Arcimboldi), diretta dal maestro ravennate Nicola Valentini, giovane bacchetta dalla carriera avviata, che il pubblico della rassegna ha già avuto modo di apprezzare. E che in questa occasione inaugurale è chiamato a misurarsi con alcuni capolavori assoluti, e celeberrimi, della letteratura per orchestra: il programma è di quelli puntati senza dubbio alla conquista del pubblico. A cominciare dalla composizione posta in apertura: niente meno che la Sinfonia n. 40 in sol minore K 550 di Mozart, tra le celebri ultime sinfonie mozartiane, quella più “popolare” anche perché utilizzata in ambito “pop” dalla pubblicità alle rivisitazioni più diverse. Un’opera di bellezza assoluta, composta con straordinaria rapidità nell’estate del 1788, come le altre due sinfonie con le quali costituisce un vero e proprio testamento spirituale di Mozart: «Un appello all’eternità» secondo Alfred Einstein, un trittico sinfonico che germoglia senza alcuna commissione o destinazione precisa e che non sarà mai eseguito nei tre anni che separavano l’autore dalla morte.

Sorte ben diversa è quella che invece accompagna la Sinfonia n. 4 in la maggiore “Italiana” op. 90 di Felix Mendelssohn – all’inizio degli anni Trenta del secolo successivo molte cose eran cambiate per i musicisti – che ne compone i primi abbozzi durante il suo lungo e rituale “grand tour” in Italia, tra Venezia, Roma e Napoli. Per poi ultimarla (ma continuerà tutta la vita a ritoccarla) sotto invito della Società Filarmonica di Londra presso la quale viene poi eseguita, accolta da uno straordinario successo di pubblico, il 13 marzo 1833… ancora qualche settimana e si scivola in un altro anniversario: 190 anni dalla prima esecuzione.

Il concerto inizia alle 21

Info: 0544 39837
www.angelomariani.org

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