Ravenna, localizzatore nell'auto della ex: stalker arrestato

Telefono alla mano, gli bastava un dito per sapere esattamente dove si trovasse l’ex fidanzata. Gli era sufficiente aprire un’app con la quale controllare il localizzatore installato di nascosto a bordo della vettura della donna che non accettava di avere perso. Già ammonito dal questore, l’uomo - un 42enne di San Marco - è stato colto in flagrante martedì scorso dalla polizia di Stato, mentre si aggirava nei pressi dell’Esp, dove guarda caso si trovava anche la ragazza che proprio non voleva più sapere di lui. Così è stato arrestato per stalking.

La relazione tra la coppia era durata poco più di un anno; iniziata nell’aprile del 2021, si era interrotta nel dicembre scorso. Alla delusione amorosa si sono sommati gelosia e sospetti che la ragazza avesse iniziato a frequentare un comune conoscente. Informazioni che il 42enne aveva tentato di cogliere tempestandola di telefonate e messaggi. Quando si è visto bloccato dalla ex, ha allora iniziato a utilizzare altri numeri di telefono sconosciuti. L’uomo non aveva lasciato nulla di intentato, pure canali “tradizionali” come la lettera recapitata nella buchetta con nuove dichiarazioni d’amore.

Esasperata, la vittima di quelle attenzioni non più corrisposte, aveva deciso di cambiare numero di telefono, così come installare anche l’allarme in casa. Eppure la presenza dell’ex nei luoghi da lei frequentati era divenuta una costante; lo incontrava al bar, nello stabilimento balneare che era solita frequentare. Finché non ha deciso di portare l’auto che utilizzava dal meccanico. E’ stato solo allora che dalla vettura è sbucato il tag, una sorta di sistema di rilevazione della posizione, che trasmette precise coordinate dell’oggetto sul quale è installato, nel caso in questione, l’auto della vittima,.appunto. Così, denunciato il fatto alla Polizia di Stato, martedì sera gli uomini della Squadra Mobile hanno preparato l’appostamento, in un’area un po’ defilata della città. E infatti,il 42enne è saltato fuori come previsto, finendo in manette.

Difeso dall’avvocato Sara Scarpellini, l’uomo è comparso ieri mattina davanti al giudice Corrado Schiaretti per l’udienza di convalida, dove ha ammesso i fatti. Il telefono dell’indagato è stato sequestrato su richiesta del sostituto procuratore Antonio Vincenzo Barolozzi, così come l’auto della nuova compagna. Il gip, una volta convalidato l’arresto, lo ha rimesso in libertà con il divieto di contattare e avvicinarsi alla ex.

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