Ravenna, la Tozzi si arrende e dichiara il fallimento

Il tentativo di salvataggio, alla fine, non è riuscito e le società Tozzi Sud e Tozzi srl hanno deciso di portare i libri in tribunale e dichiarare fallimento. È un pezzo di storia della città e dell’oil and gas targato Ravenna che chiude per sempre, rischiando di lasciare a casa più di 160 dipendenti che, dall’oggi al domani, si sono ritrovati dal rincorrere una speranza a diventare disoccupati in cerca di lavoro. Proprio a marzo di quest’anno la Tozzi Sud e la Tozzi srl avevano fatto richiesta di poter accedere al concordato in bianco. Per nove mesi i due curatori delegati, Marco Minguzzi e Mattia Berti, hanno tentato di traghettare la società fuori dalle cattive acque nelle quali navigavano ormai da diversi anni. La cosa sembrava fatta quando un’acquirente aveva bussato alle porte della Tozzi, intenzionato a finanziare il rilancio dell’azienda ravennate o ad acquisirne interamente la proprietà. Tuttavia, stando alle prime indiscrezioni, nelle ultime settimane tutto sarebbe improvvisamente naufragato e così i dirigenti delle due ditte di Mezzano hanno fatto istanza di fallimento al tribunale di Ravenna. I curatori nominati sono sempre i due commercialisti Marco Minguzzi e Mattia Berti, mentre l’udienza di verifica dello stato passivo è stata fissata per la fine di marzo dell’anno prossimo davanti al giudice Paolo Gilotta.

Una lunga crisi

Quella di Tozzi Sud e Tozzi srl – che all’inizio dell’anno contavano rispettivamente 149 e 17 dipendenti a libro paga – è una crisi che non è certo nata nelle ultime settimane. E nemmeno nell’ultimo anno, perché già nel 2018 lo storico marchio ravennate dell’oil and gas aveva dovuto guardare in faccia la dura realtà, annunciando 104 licenziamenti. All’annuncio seguì un’assemblea tra le più affollate, oltre che l’apertura di un tavolo con i sindacati per cercare di mettere in tampone all’emorragia. La sforbiciata, tuttavia, fu inevitabile. Gli anni sono trascorsi con l’acquisizione di qualche commessa ma, dopo il complesso 2020, a marzo di quest’anno Tozzi Sud e Tozzi srl hanno annunciato di aver presentato domanda per il concordato. Ancora una volta si è aperto un tavolo sindacale per cercare di garantire i posti di lavoro e, fino a poche settimane fa, come già detto, sembrava proprio che la crisi del colosso di Mezzano potesse essere destinata a risolversi per il meglio. Purtroppo, però, non è stato così e da domani, molto probabilmente, i lavoratori cominceranno ad essere lasciati a casa uno dopo l’altro. Da ieri mattina, tra l’altro, il centralino dell’azienda squilla a vuoto. Solo a metà pomeriggio risponde una dipendente che, con voce comprensibilmente emozionata, informa che negli uffici non c’è nessuno e che domani forse non ci sarebbe più stata nemmeno lei. Segno evidente die come l’annuncio del fallimento sia scoppiato come una bomba dentro le due società dove i dipendenti hanno sperato fino all’ultimo in una soluzione diversa.

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