Ravenna, la Bassona “gay friendly”si riempie: «Qui ognuno può trovare il suo spazio»

Se è vero che quando si sceglie dove passare le vacanze ci si sofferma molto sugli usi e i costumi, c’è chi ha fatto della sua peculiarità il “non usi i costumi”. È il caso della spiaggia naturista di Lido di Dante, un’esclusiva della riviera romagnola che, senza nemmeno esagerare troppo, ha fatto conoscere ulteriormente il Sommo Poeta in giro per l'Europa. Di certo lui l’avrebbe scelta per il suo Paradiso, proprio come hanno fatto le migliaia di persone che anche ieri l’hanno presa d’assalto. Un Ferragosto da tutto esaurito quello in Bassona, dove si può stare tranquillamente nudi a prendere il sole e godersi il mare, ma lo si può fare anche in costume: l’importante è rispettare quell’habitat per cui è considerata una delle spiagge naturiste più belle d’Italia. Quest’anno, peraltro, il lungo tratto selvaggio scelto dal fratino per riprodursi è stato riaperto dieci giorni prima del previsto, consentendo a molti frequentatori di stendersi col telo anche in quell’area. E i turisti non hanno perso tempo: coppie, giovani e più mature, qualche famiglia con figli al seguito, ma anche tanti e tante single, di qualsiasi orientamento sessuale. Nessuna discriminazione. «È certamente una spiaggia gay friendly – conferma un gruppo di amici divisi tra Verona, Milano e Ravenna –, in cui ognuno trova il suo spazio senza invadere la libertà degli altri. Anche la scelta di indossare o meno un costume è del tutto personale». La comunità gay, infatti, è perfettamente integrata, anche se predilige stare in una certa area. Certo è che in tutta la spiaggia gli accenti nelle conversazioni – senza contare la fetta degli stranieri che soggiorna prevalentemente nei due campeggi – fanno capire che questo lido attira gente un po' da ogni parte. «Veniamo qui da quasi 20 anni – confermano Marco, Laura, Tomas e Sabrina, coppie in trasferta da Roma – ed è sempre meraviglioso. È una spiaggia libera col privilegio di poterlo essere ancora di più. Da tutelare come il nostro Colosseo. Tuttavia, qualche struttura ricettiva in più forse servirebbe». Un problema meno avvertito da chi abita a poca distanza: «Noi la frequentiamo da 5 anni – raccontano Luca e Marianna, coppia ravennate – e poter vivere il mare in questo modo è veramente bello. È per questo che bisognerebbe mettere dei bidoni e trovare una soluzione per poter avere qualcosa da bere o mangiare in spiaggia. Uno o più ambulanti in regola con tutto, magari in collaborazione col bar del campeggio». In effetti, come emerge ogni anno, questo servizio sarebbe gradito a molti, ma non a tutti: «La spiaggia naturista è bella per questo – replicano le vicentine Stefania e Milena –: pranzo al sacco e si fa con ciò che si ha. O ci si alza dal telo e si cammina dieci minuti per raggiungere un bar».

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