Ravenna, il green pass nei ristoranti supera la prova "pienone"

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«Già di norma stiamo andando benissimo in tutti weekend, ma quest’ultimo “lungo” è risultato eccezionale. Ci vorrebbe un ponte così una volta almeno ogni due mesi. E il green pass non è un problema, ma piuttosto un valore aggiunto». Se il ponte dell’1 novembre è stato da tutto esaurito per gli albergatori, lo stesso discorso può valere per i ristoratori, che da venerdì fino a lunedì hanno visto i tavoli pieni dall’ora di pranzo fino a tarda sera, in pratica senza pause nel pomeriggio.

In tale contesto il certificato verde, obbligatorio per poter consumare il pasto al chiuso, supera quasi a pieni voti la prova del nove. Con la città “invasa” da turisti, nelle ore di punta l’ingresso nei locali ha subito qualche inevitabile rallentamento, senza però mai raggiungere criticità particolari. Come spiega Maurizio Bucci, titolare dell’Osteria Passatelli in via Ponte Marino, «ormai il green pass è un meccanismo collaudato e consolidato, che non crea alcun tipo di problema. Chi vuole mangiare al chiuso sa che è necessario. Siamo arrivati a un punto che, a mio avviso, si può togliere il vincolo di mostrarlo. Così sarebbe tutto più veloce e immediato».

Pasti all’aperto

Di contro, con la stagione che ancora sta regalando un clima mite, ci sono ancora tanti clienti che vogliono consumare il pasto all’aperto. «La gente lo chiede perché non possiede il green pass, oppure anche solo perché teme gli assembramenti. Quello di mangiare fuori è un’usanza che caratterizza le grandi città del centro-nord europeo, come Parigi e Londra. Questa abitudine sta prendendo piede anche in Italia: noi ci siamo organizzati con una sessantina di coperti all’esterno, con i “funghi” che riscaldano e le tettoie che riparano da pioggia e vento». Che si mangi all’interno o all’esterno dei ristoranti, comunque, il discorso è sempre lo stesso. «Nel weekend è necessaria la prenotazione: la gente lo sa e si organizza. Purtroppo capita spesso di dover dire ai clienti che non c’è più posto: è successo tante volte nello scorso fine settimana, ma anche in quelli precedenti. Dispiace però che in un ponte come quello del 1° novembre qualche ristorante abbia deciso di restare chiuso. Non è stata una bella cosa per una città come Ravenna – termina Bucci – che deve aspirare sempre più di vivere di turismo».

Filosofie differenti

Non tutti i ristoratori, per motivi di spazio o per una diversa filosofia, si comportano allo stesso modo. «Nel nostro locale – spiega Maria Grazia Guidi della Ca’ de Ven, in via Ricci – si mangia solo al chiuso, almeno per quanto riguarda il menu alla carta, ma non tutti i tavoli sono riservati ai prenotati. Alcuni coperti sono lasciati liberi per chi viene all’ultimo momento: i clienti, però, sanno che devono attendere un po’. Lo scorso fine settimana è andato benissimo e sarebbe bello che ci fossero altri ponti così anche nei prossimi mesi. Aspettiamo Natale con fiducia, con la speranza che si vada avanti in questo modo».

Che il green pass non rappresenti un problema, ma un valore aggiunto dal punto di vista della sicurezza, lo conferma anche Massimo Serena Monghini dell’Osteria del Tempo perso, in via Gamba. «Se penso alla fine dello scorso anno – sottolinea – quando abbiamo dovuto chiudere le porte del ristorante, è ben chiaro quanto sia migliorata la situazione in questi mesi. Un weekend del genere ce lo saremmo sognato nel 2020, al punto che i coperti erano stati tutti prenotati già da almeno una settimana».

Mambelli:«Nutriamo fiducia in vista del Natale»

Il tempo mite, a parte la pioggia di lunedì, i tanti eventi come Giovinbacco e la ricorrenza di Halloween in città e a Mirabilandia, i monumenti che attirano tanti turisti: sono questi i motivi principali del boom da tutto esaurito nel lungo ponte dell’1 novembre che ha riempito la città di gente, affollando strade, piazze, ma anche le attività di ristorazione. Si tratta di un punto di arrivo da cui ripartire con grande slancio anche in vista delle prossime settimane, come spiega Mauro Mambelli, presidente di Confcommercio e titolare del ristorante La Gardela, in via Ponte Marino. «Arriviamo da un weekend soddisfacente, frutto anche di come è stata ben promossa la città negli ultimi tempi. La gente che viene a Ravenna sa cosa vuole vedere e dove andare: la prova è il grande successo delle visite guidate».

Fare il paragone con il 2020 viene quasi automatico ed è inevitabile guardare con ottimismo al futuro. «Il green pass ci dà la possibilità di lavorare e quindi, in attesa che la situazione torni alla normalità, direi che non ci possiamo lamentare. Nelle prossime settimane sono previsti altri eventi come la Maratona e Art e Ciocc, che dovrebbero portare tanta altra gente in città. Speriamo che questo sia l’ideale prologo per il periodo natalizio. Le prime prenotazioni, infatti, sono già arrivate».

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