Ravenna, energia elettrica aumentata del 111,7% in un anno e il pil provinciale del 2023 sarà negativo
![Ravenna, energia elettrica aumentata del 111,7% in un anno e il pil provinciale del 2023 sarà negativo Ravenna, energia elettrica aumentata del 111,7% in un anno e il pil provinciale del 2023 sarà negativo](http://www.corriereromagna.it/binrepository/768x512/0c40/768d432/none/11807/EJHN/yetqklnhsui_CR422176_MG4423860.jpg)
Tornerà in territorio negativo il Pil della provincia di Ravenna nel 2023. La Camera di commercio rivede infatti al ribasso le previsioni di crescita economica del territorio: su del 3,2% quest'anno e giù dello 0,1% il prossimo, con un calo di due punti percentuali rispetto alle precedenti proiezioni. Pesano, spiega l'Ente di viale Farini, le "persistenti pressioni inflazionistiche legate alla guerra, le interruzioni dell'approvvigionamento e l'incertezza sugli investimenti".
Dal monitoraggio di Unioncamere e Borsa merci telematica, precisa il commissario straordinario Giorgio Guberti, emerge che nel quarto trimestre 2022 il costo dell'energia elettrica a carico di alcuni profili tipo di piccole imprese registrerà un aumento del 60% rispetto al precedente trimestre e del 111,7% rispetto allo stesso trimestre del 2021.
Gli aumenti rispetto al terzo trimestre di quest'anno oscillano tra il 55% per un negozio di ortofrutta e il 64% per uno di beni non alimentari. Risulta tuttavia in crescita, conclude Guberti, la produzione di energia elettrica rispetto a un anno fa, del 2,8% nei primi nove mesi, sebbene sia stata riscontrata una "forte" riduzionem quasi il 40%, della produzione idroelettrica dovuta alla siccità, compensata dall'aumento della produzione termoelettrica, 14%, e fotovoltaica, 11%.
Le previsioni del centro studi della Camera di commercio dicono anche che le tensioni internazionali porteranno, nel 2023, ad uno scenario recessivo per l'industria per 1,9% e aduna dinamica ancora positiva per servizi, 0,4%, e costruzioni, 2,5%. I consumi saliranno solo dello 0,5% e il reddito procapite del 3,4%. "In gran sofferenza", infine, il mercato del lavoro, il cui tasso di disoccupazione, sceso al 6,2% nel corso del 2021, dovrebbe abbassarsi, già quest'anno, al 4,9%, per poi rimanere sul tale valore anche nel 2023.