Ravenna, dalla pizzeria al gasolio: così l’inflazione si mangia i risparmi
“Con un deca non ci mangi neanche in pizzeria”: lo cantavano già gli 883 all’inizio degli anni Novanta ed è più che mai vero nel 2022, con l’inflazione tornata d’attualità proprio come in quei tempi. In media per una pizza con bevanda si paga in provincia di Ravenna 10,35 euro. Più o meno come lo scorso anno (10,19 euro). La rilevazione è effettuata dal Ministero dello Sviluppo Economico che, mese dopo mese, mostra le variazioni di prezzi nel proprio osservatorio. Il dato, aggiornato a giugno, mostra le fluttuazioni indicative del momento anche se, come ovvio, molto dipende dalle aziende campione in cui vengono rilevati i prezzi. Rispetto ad un anno fa un caffè al bar si paga dieci centesimi in più (1,2 euro) che significa un aumento di circa il 9%, così come il cappuccino, passato da 1,42 a 1,52 euro. È rincarato anche il classico panino al bancone (da 3,97 a 4,06 euro) e pure i fast food sono meno convenienti dal momento che un pasto costa in media 8,47 euro contro i 7,72 euro dello scorso anno.
Piccole variazioni, si dirà. Tuttavia mettendole insieme ci si accorge facilmente che a fine giornata il portafoglio può essere più leggero, rispetto allo scorso anno, di un paio di euro. Spicciolo dopo spicciolo, far quadrare i conti diventa sempre più difficile. E anche viaggiare: nel 2021 soggiornare in un bed and breakfast di Ravenna costava in media 68,64 euro mentre nel 2022, probabilmente a causa di un turismo tornato a buoni livelli, si tocca quota 80 euro. Ma questi aumenti, dovuti soprattutto ad una ripartenza del settore, sono considerati in maniera generalmente positiva.