Ravenna, asili sotto pressione: in quarantena il 50%

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RAVENNA - I servizi educativi e le scuole dell’infanzia stanno vivendo un picco di contagi senza precedenti all’interno del territorio. L’attività di nidi e materne comunali è condizionata da un numero elevato di casi di covid che impone la predisposizione di numerose quarantene. «Mai avevamo affrontato tante positività come in questa ultima settimana – commenta l’assessora all’infanzia, Livia Molducci -. L’irruzione di Omicron ha cambiato radicalmente il quadro della situazione, l’inversione di tendenza si è manifestata con grande chiarezza dal 15 gennaio quando abbiamo registrato una vera impennata delle positività. Stiamo applicando alla lettera le circolari ministeriali che prevedono precisi protocolli per arginare la diffusione del covid». I dati forniti dall’assessora sono aggiornati a mercoledì 19 gennaio e mostrano nel dettaglio il quadro della situazione nel comune di Ravenna. Per la fascia 3-6 anni, sulle 64 sezioni delle scuole dell’infanzia comunali presenti sul territorio, ben 34 sono in quarantena. In pratica il 53% delle scuole materne comunali al momento è a casa per la diffusione dei contagi. Per la fascia 0-3 anni la situazione è decisamente migliore: sulle 30 sezioni attivate, quelle in quarantena sono 9, pari al 30%. La situazione torna però a essere critica per i nidi comunali esternalizzati; in questo caso, su 23 sezioni attivate ben 15 (pari al 65%) sono a casa. Infine, per quanto riguarda i nidi privati con i quali il Comune ha alcuni posti in convenzione, le sezioni in quarantena sono 4 su 14 (pari al 28%). In questo dettagliato quadro della situazione mancano soltanto le scuole Fism e le scuole per l’infanzia statali. «La situazione cambia di giorno in giorno – spiega Livia Molducci -. Le positività riguardano sia i bambini che il personale. A differenza di quanto accaduto nello scorso dicembre, quando per alcune giornate siamo stati a costretti a ridurre l’orario pomeridiano, in questi giorni per le sezioni in presenza è garantito l’orario ordinario. Per capire quanto sia cambiata la situazione, basti pensare che a dicembre complessivamente, tra nidi e materne, abbiamo contato circa una ventina di classi in quarantena, oggi complessivamente sono 62. Lo scenario è completamente diverso». Livia Molducci parla di personale degli uffici comunali sotto pressione: «Il lavoro da svolgere è enorme e gli addetti non si fermano mai, neanche al sabato e alla domenica. Siamo completamente assorbiti dall’emergenza covid. Per questa settimana non si prevedono inversioni di tendenza sul numero dei contagi, ma speriamo che presto possa esserci una diminuzione dei casi». I dati diffusi dal ministero indicano che in Emilia Romagna l’8,4% degli studenti attualmente svolge lezione con la modalità della didattica a distanza. Dall’ufficio scolastico provinciale giungono, invece, i dati relativi al numero di classi presenti sul territorio ravennate. Le scuole secondarie di secondo grado hanno complessivamente 730 classi, le scuole medie 434 e quelle elementari 713. Incrociando questi numeri con i dati diffusi dall’Ausl in riferimento alla settimana dal 10 al 16 gennaio, si può calcolare la percentuale di classi in Dad. Partendo dalle elementari, le sezioni in didattica a distanza sono 70 pari a circa il 9,9%; per le medie sono 5, corrispondente al 1,15% e le superiori sono 23, ovvero il 3,15%.

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