Ravenna ancora assediata dall'acqua. Circondata anche la centrale elettrica. Ma la situazione è stabile

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La città ancora assediata dall’acqua, compresa la centrale elettrica alle porte della città. La minaccia resta anche se la situazione relativa all’emergenza alluvione in corso, spiega il Comune, “è stata monitorata tutta la notte e al momento appare sostanzialmente invariata. Il livello dei canali è stabile ed è stato controllato tutta la notte dal Centro operativo comunale sia attraverso gli strumenti di rilevazione controllati in maniera informatica da remoto che attraverso l’invio di pattuglie della Polizia locale. Continuano tutte le azioni messe in campo per consentire il deflusso più veloce possibile delle acque della rete dei canali consortili”.

La superficie del territorio del comune di Ravenna attualmente evacuata, come da aggiornamento fornito nella serata di sabato, è di 100.476.373 metri quadrati (pari a 10.048 ettari, contro i 10.873 di ieri mattina) per una popolazione residente di 12.927 persone (contro le 14.220 di ieri mattina). Nelle scorse cinque notti il sistema di accoglienza messo in campo dal Comune di Ravenna sia attraverso l’allestimento di punti di protezione civile che attraverso la collocazione di sfollati in albergo ha fatto registrare 1.444 pernottamenti in 60 strutture alberghiere mentre, per quanto riguarda gli hub di Protezione civile, si sono avvicendate nei giorni oltre 3.200 persone. Attualmente i centri di protezione civile aperti sono quelli dell’Iti Baldini (ingresso da via Cassino), del PalaCosta (piazza Caduti sul Lavoro 13) e della scuola Campagnoni di San Pietro in Campiano (via 2 giugno 1946).

Il Comune di Ravenna intanto ha aggiornato come segue la situazione delle evacuazioni e dei rientri (abitazioni e attività): nella zona rossa delimitata dal perimetro fra via Romea nord, via Guiccioli, via Canalazzo, via Ferragù, via Sant’Egidio, A14dir, 309 dir più aree pertinenziali agli scoli Canala, Cupa e Drittolo tra statale 16 e Romea dir permane l’ordine di evacuazione e vige il divieto di rientro. In quella arancione delimitata da fiume Ronco, statale 16 e A14, oltre gli abitati di Santerno e Piangipane è consentito l’accesso alle abitazioni per le operazioni di pulizia laddove l’acqua si sia ritirata; qualora le abitazioni siano agibili e a più piani è consentito alle persone permanere all’interno delle stesse con l’ordine di portarsi ai piani alti qualora dovessero ripresentarsi nuovi allagamenti; le persone devono evacuare in caso di nuovo  allagamento. Nelle zone ancora allagate permane il divieto di ingresso.

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