Ravenna, alluvione e ristori: dalla Camera di Commercio fino a 7mila euro a fondo perduto

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2 milioni e mezzo di euro l’intervento progettato e approvato lo scorso 19 luglio dalla Giunta della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna con l’obiettivo di sostenere in maniera rapida ed efficace la ripartenza delle imprese del territorio colpite dall’alluvione. "L’ente di Viale Farini - si legge in una nota - ha, con convinzione, fin dai primi giorni dopo i catastrofici eventi del maggio 2023, promosso un intervento straordinario sul territorio per contributi diretti alle imprese al fine di dare un primo ristoro ai danni subiti dagli eventi alluvionali. Un grande lavoro di squadra portato avanti dagli organi camerali e dalle associazioni di categoria per coinvolgere le istituzioni locali, il sistema camerale, partner privati per definire un primo strumento, nell’ottica della massima semplificazione, celerità e trasparenza, a ristoro dei danni subiti dalle imprese del territorio".

Fino a 7mila euro a fondo perduto


L’intervento prevede l’attribuzione di un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 7.000 euro, in proporzione al numero di domande presentate,
ed è rivolto alle imprese danneggiate dei territori alluvionati delle due province di Ravenna e Ferrara individuati dal decreto 61 del 1 giugno 2023. Al fine di ridurre al massimo i tempi di erogazione del contributo, il bando prevede l’autocertificazione dei danni subiti e la conclusione dell’istruttoria con l’adozione del provvedimento di concessione e liquidazione della somma concessa entro un massimo di 60 giorni dalla chiusura del bando. Le imprese interessate possono presentare la richiesta dalle ore 9 del 24 luglio e fino al 22 settembre 2023 esclusivamente per via telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere. Gli organi camerali hanno ritenuto di non adottare il criterio dell’ordine cronologico per la ripartizione delle risorse ma, vista la situazione, di favorire la massima inclusione delle imprese optando per il criterio della ripartizione proporzionale a chiusura dei termini.

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