Con quasi tutta la giunta schierata accanto il sindaco Michele De Pascale annuncia i nuovi criteri utili ai cittadini per ricevere i contributi del fondo comunale alluvione creato con le donazioni: 10 mila a euro a chi ha dichiarato di aver subito danni all’abitazione principale per oltre 50mila; 5mila a chi ha dichiarato danni tra i 25mila e i 50mila euro; mille euro a chi non ha i requisiti né per il Cis, contributo di immediato sostegno, né per il Cas, contributo di autonoma sistemazione e finora non aveva ricevuto nulla.
La domanda
Per chi non lo ha ancora fatto c’è tempo fino al 16 ottobre per presentare domanda, per chi ha già presentato non occorrono documenti ulteriori per essere ricompreso nelle nuove misure: il fondo ammonta a 7 milioni 250mila euro e sono 4 milioni finora stanziati, compresa l’esenzione della Tari per gli alluvionati. L’obiettivo è quello di liquidare tutto entro il mese di novembre. Un meccanismo regolato da una delibera condivisa con le organizzazioni sindacali che premia solo i residenti nel comune e che De Pascale giudica inevitabilmente «iniqua» rispetto alle necessità altrettanto pressanti degli abitanti dei territori vicini che hanno raccolto meno fondi. «La logica che ha orientato l’individuazione di tali nuovi criteri – dichiara il primo cittadino - è sempre quella di indirizzare le risorse prioritariamente ai cittadini che hanno situazioni di maggiore difficoltà».
No perizie
Per accedere al fondo non sono necessarie perizie ma i cittadini sono chiamati a quantificare sommariamente l’importo dei danni riferiti a immobili di proprietà, in affitto o comodato scegliendo tra 4 fasce: meno di 5mila euro, tra i 5mila e i 25mila, fra i 25mila e i 50mila, sopra i 50mila. «Ci fidiamo dei cittadini – assicura il sindaco -, ognuno deve sapere che se chiede un euro in più di quello che occorre lo toglie a un vicino a un’altra persona in difficoltà. Ci saranno comunque dei controlli. Parliamo di contributi a fondo perduto, non inseriti nella filiera degli indennizzi». Mille euro vengono assegnati a tutti coloro che hanno presentato richiesta di Cis, e dichiarano di aver sostenuto spese superiori al tetto massimo di 5mila euro; duemila euro vengono riconosciuti a chi ha chiesto il Cas e al 30 giugno si trovava ancora fuori dalla propria abitazione.
I numeri
Finora sono stati presentati circa 900 moduli, che hanno generato l’erogazione di circa 750 contributi per 1.112.000 euro, mentre le domande totali di Cis sono 1.450. Al momento il 13 per cento delle dichiarazioni dei danni subiti è compreso nella fascia sotto i 5mila euro, il 61 per cento in quella fra i 5mila e i 25mila, il 19 per cento in quella fra i 25mila e i 50mila e il 7 per cento in quella sopra i 50mila. «Dopo il 16 ottobre – conclude il sindaco Michele De Pascale - una volta chiusa anche questa seconda fase e auspicabilmente approvato da parte del commissario Figliuolo il modulo per la definizione delle perizie, con le restanti risorse del fondo comunale Alluvione cercheremo di coprire spese non coperte dagli indennizzi nazionali o riequilibrare i contributi attualmente concessi». I cittadini possono chiedere l’adesione al fondo comunale alluvione attraverso un modulo scaricabile dal sito www.comune.ravenna.it (sezione Alluvione Ravenna – link diretto https://bit.ly/contributi-donazioni-alluvione). La domanda può essere presentata via mail scrivendo all’indirizzo demografici.comune.ravenna@legalmail.it o consegnata personalmente allo Sportello polifunzionale di viale Berlinguer 30 o negli uffici comunali decentrati