Ravenna, 12enne in Commissione: Ancisi difende la sua scelta

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Il giorno dopo l’anomalo caso dell’esperto di appena 12 anni invitato da Lista per Ravenna a partecipare alla commissione consiliare online dedicata a una petizione per la ripresa delle attività didattiche in presenza e per la difesa dei diritti di bambini e delle bambine, il consigliere della lista civica Alvaro Ancisi torna sull’argomento. Ma anche la presidente della commissione Samantha Tardi di Cambierà ribadisce i motivi della decisione di non concedere al minore la partecipazione alla seduta.

L’esperto

Ancisi rimane fermo nella convinzione che non sia necessaria la maggior età e quindi essere eleggibile per partecipare a lavori trasmessi in streaming. In più che la mancanza dell’autorizzazione di un tutore fosse un «mero formalismo, perché la tutrice del ragazzo (la madre) era connessa e assenziente a fianco del ragazzino». L’invio di una mail con il consenso, secondo il consigliere, poteva risolvere la situazione. «Resto dunque onorato di avere offerto alla commissione, pur se respinta, la possibilità di ascoltare la voce di un esperto sicuramente molto consapevole ed “esperto” della situazione di cui sopra. Avrebbe sicuramente dato alla discussione miglior contributo dei 10 consiglieri comunali presenti che non hanno aperto bocca sulla petizione, rispetto ai soli altri 3, tutti dell’opposizione, intervenuti».

La presidente

Ma sull’argomento nemmeno il parere della presidente Tardi è mutato: «Non ho ricevuto autorizzazione del genitore e non ero a conoscenza della presenza né del bambino né del genitore che non si è palesato. Sono dispiaciuta per il ragazzo. Casi particolari come questo vengono rappresentati dai consiglieri prima della seduta e questo non è avvenuto. Sono molto tranquilla, ho applicato la regola del buonsenso e le leggi a tutela dell’utilizzo delle immagini dei minori». Lunedì pomeriggio in commissione Affari istituzionali si discuteva una petizione che in pochi mesi ha raccolto 2.200 firme nonostante le difficoltà connesse al confinamento imposto dal governo per motivi sanitari. La prima firmataria Soheila Soflai Sohee ha illustrato i contenuti della petizione tra lo sconcerto dei consiglieri, dell’assessora all’istruzione Ouidad Bakkali e soprattutto della presidente Samantha Tardi, all’oscuro della presenza del giovanissimo esperto che nel mese di aprile aveva reso pubblico tramite Lista per Ravenna un suo componimento nel quale raccontava i disagi e lo stress provocati dalla didattica a distanza vissuta per molti mesi. Componimento inviato poi dalla lista civica anche alla stampa locale. Il Corriere Romagna ne pubblicò anche uno stralcio, ma trattandosi appunto di un minore non pubblicò né il suo nome né la sua foto.

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