Predappio, tre mesi dopo dall'alluvione: "Venti famiglie con la casa inagibile" - Gallery

La frana di Sant’Agostino alle porte di Predappio è il punto critico di maggiore rilevanza per chi sale lungo la Provinciale 3 del Rabbi. Non a caso, infatti, si creano spesso lunghe file per il semaforo che regola il traffico. Il sindaco Roberto Canali è preoccupato, soprattutto in prospettiva. «La perdita di tempo è un danno tutto sommato limitato il problema può aggravarsi con l’arrivo della stagione invernale per il ripetersi di eventi similari anche di minor impatto. Qui ci sono aziende che movimentano trasporti su gomma con autocarri pesanti, se quel punto non fosse transitabile si avrebbero problemi per le attività economiche. Ho fatto presente la situazione attendiamo l’intervento della Provincia». Altra situazione difficile a Fiumana il crollo di un muro sul Rabbi ha costretto diverse famiglie ad evacuare. «Le case sopra sono inagibili ma a giorni l’autorità di Bacino inizierà l’intervento di ricostruzione che una volta ultimato renderà di nuovo agibili queste case. In tutto il comune ci sono ancora oltre 20 nuclei familiari che hanno l’abitazione inagibile». Dei cinque ponti che l’alluvione ha gravemente danneggiato solo quello di Tontola, che aveva le spalle lesionate, è stato ripristinato con il passaggio che è possibile ma con limite di peso. In quello verso il podere Sambuco, nella frazione di San Savino, dove abita una famiglia e c’è un allevamento di bestiame, i Vigili del Fuoco hanno costruito un guado provvisorio valido almeno per l’estate. Gli altri ponti, Scanoia a Santa Marina, Cavina frazione Santa Lucia ed il Bailey a Fiumana sono inutilizzabili. In questi tre mesi il Comune ha messo in moto un consistente piano di interventi finanziato con fondi del proprio bilancio. «Il generale Figliuolo ha promesso che i soldi spesi per la messa in sicurezza del territorio verranno restituiti – riprende Canali – noi siamo andati avanti finanziando più lavori, alla fine di agosto avremo speso dai fondi del bilancio quasi 400mila euro».
Capitolo strade, in quella di Porcentico è in corso l’intervento. «La strada è chiusa per i non residenti dopo 2 chilometri ma coloro che hanno attività possono transitare. Adesso i mezzi movimento terra operativi da fine giugno stanno lavorando sulla frana causata dalle piogge del 2 maggio, ridisegnando il percorso per ricalcare il più possibile quello preesistente – spiega il sindaco –. Altre strade vicinali sono percorribili ma vanno messe in sicurezza. Sulle provinciali che interessano il nostro comune a Marsignano insieme ai privati ci siamo aiutati a vicenda con un intervento di allargamento ma si tratta di una situazione ancora provvisoria, con i fondi della ricostruzione interverremo pesantemente. Fino a Monte Mirabello si arriva, oltre non è possibile, per Monte Colombo occorre utilizzare una strada consorziale, mentre la provinciale 54 per Baccanello è riaperta parzialmente».
















