Predappio, il Comune nega il patrocinio alle manifestazioni dell'Anpi. Il Pd: "Il sindaco chieda scusa e poi si dimetta"

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Polemica a Predappio, per il mancato patrocinio del Comune alle manifestazioni dell'Anpi organizzate per il 28 ottobre, per ricordare la liberazione dal nazifascismo nel 1944. Secondo il Pd forlivese, il mancato patrocinio "non ha alcuna giustificazione". Per il pomeriggio del 28 è in programma un corteo dal titolo "Predappio 2022", celebrazioni patrocinate da Regione, Comune di Forlì e altri sindacati e associazioni.

Il sindaco: "Scelta per motivi logistici"

"La motivazione della scelta di non dare il patrocinio è solo per motivi logistici - replica il sindaco di Predappio Roberto Canali - nel 2019 abbiamo concesso il teatro e il patrocinio alla manifestazione per la Liberazione, ma un corteo in centro in un giorno lavorativo crea problemi di traffico e disagi  a tutta la vallata del Rabbi. Non è una decisione politica e non è stata presa in giunta, è una decisione mia e dietro non c'è nulla di politico. La richiesta di dimissioni del Pd mi fa ridere, è un intervento fatto sul nulla". 

Il Pd: "Chieda scusa e poi si dimetta"

La decisione del sindaco Roberto Canali ovviamente ha scatenato un putiferio di reazioni. Così la nota del Pd di Predappio e del Pd di Forlì, a nome del segretario Daniele Valbonesi: "Le celebrazioni per la liberazione di Predappio, avvenuta il 28 ottobre 1944, sono patrocinate dalla Regione Emilia Romagna, dal Comune di Forlì, da circa 20 sigle di sindacati, associazioni di varia natura, istituti storici. Manca il Comune di Predappio, che non aderisce.

Non è una barzelletta, è la realtà. In pratica la liberazione di Predappio viene patrocinata dal Comune di Forlì ma non dal Comune di Predappio.

Non sappiamo cosa spinga un sindaco a non dare il patrocinio ai due eventi che commemorano la liberazione dal nazifascismo del proprio paese. Dopotutto la manifestazione si chiama “Predappio 2022”. Certo che le motivazioni devono essere gravi, sofferte, pensate in profondità, per giustificare una assenza che rappresenta un fatto grave. Crediamo sia quindi necessaria una rapida e convincente spiegazione ai cittadini del perché il 28 ottobre il Comune di Forlì festeggerà la liberazione di Predappio, mentre il Comune di Predappio non lo farà.

Una comunità si riconosce in date e momenti particolari, che hanno segnato la storia e la vita delle persone. Come può un sindaco non partecipare alla commemorazione della liberazione dal nazifascismo che riguarda il suo comune? Cosa pensare di una Amministrazione che risulta assente mentre quella confinante partecipa?

Forse il sindaco prova vergogna della liberazione di Predappio?

Il sindaco ha mostrato già in passato di avere problemi con la storia ed è evidentemente in difficoltà quando si tratta di eventi che coinvolgono il fascismo, la dittatura, la liberazione. Quello che temiamo e i fatti ci fanno pensare è che ci troviamo di fronte ad una amministrazione che non è all’altezza di Predappio, della sua storia, di ciò che rappresenta.

Non vogliamo cercare motivazioni legate alla politica e alle elezioni politiche recenti. E’ molto più semplice riconoscere che in fatto di valori oggi Predappio è governato dal nulla. E se il motivo del rifiuto al patrocinio della manifestazione derivasse dalla sovrapposizione della data della liberazione di Predappio con la data della Marcia su Roma, sarebbe ancora più grave. Vorrebbe dire che il sindaco di fronte ad una decisione da prendere, ha fatto una scelta. E ha fatto la scelta sbagliata. Tale atteggiamento è una grave offesa per Predappio e per i suoi cittadini. Uno schiaffo ai valori della comunità. Il sindaco dovrebbe chiedere immediatamente scusa e, visto che non rappresenta più i predappiesi, subito dopo dovrebbe dimettersi".

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