Porto, ok dall'Arpae per il via al dragaggio

Il primo permesso per muovere le draghe è arrivato. Arpae ha inviato il suo via libera per le cosiddette “casse a mare” ovvero per riversare il materiale scavato dai fondali del canale Candiano in una zona al largo, naturalmente già individuata. I fanghi destinati al mare – in totale 1,4 milioni di tonnellate, circa un terzo del totale – dovranno avere determinate caratteristiche. Il permesso Arpae è il tassello fondamentale per completare una serie di passaggi tecnici ulteriori che dovrebbero essere piuttosto rapidi e concludersi in un paio di settimane. Per quanto riguarda le casse posizione a terra, il permesso firmato Arpae deve ancora arrivare e i tempi potrebbero non essere dei più bravi. Avere comunque in mano il documento relativo al riversamento in mare permette al cantiere una certa operatività. Non che finora gli operai siano rimasti fermi. Al momento si sta lavorando alle vasche per la lavorazione dei fanghi estratti – che saranno realizzati all’incirca nell’area in cui si trovava la Berkan – che devono essere trattati prima di essere messi in una cassa di colmata. Sono lavori preliminari ad un’opera il cui cantiere è stato inaugurato lo scorso 24 settembre.

La discussione in consiglio

Del tema dragaggi si era occupato poche settimane fa il consiglio comunale, in cui il presidente di Autorità portuale Daniele Rossi spiegava che le analisi erano state più complicate del previsto ma che il permesso Arpae sarebbe arrivato in fretta. Le analisi in particolare riguardano i fanghi per l’escavo della canaletta d’accesso al porto – quella che per prima tende ad insabbiarsi – da riversare, appunto, in mare aperto.

Nello stesso consiglio comunale i vertici di Autorità portuale hanno rassicurato rispetto alla presenza di casse di colmata a terra. Dopo questo primo escavo, Ap vuole passare subito alla fase 2 che prevede di portare la profondità dei fondali dai 12,5 metri che si raggiungeranno con la prima fase a 14,5 metri. Rossi aveva spiegato che per farlo occorrerà accelerare perché 45 degli 80 milioni di euro di tale dragaggio sono finanziati con fondi Pnrr, uindi entro fine 2026.

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