Pneumologia: a Forlì arrivati i primi rinforzi

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Tra ciò che il Covid ha stravolto con il suo ingresso prepotente nella vita delle persone c’è anche la tempistica delle visite mediche. Il nuovo coronavirus ha infatti allungato i tempi d’attesa delle visite e delle prestazioni ordinarie, ma alcuni settori, come quello pneumologico, sono stati toccati più pesantemente di altri. «Le visite pneumologiche per patologie non oncologiche e non inerenti al Covid erano state sospese - affermano Stefano Boni e Morena Cantarelli, rispettivamente direttore e medico del distretto sociosanitario di Forlì - e questo ha avuto un impatto sull’utenza. Proprio per questo, dal primo aprile, è entrata in servizio una nuova pneumologa alla quale è stato affidato il compito di supplire al disservizio generato negli ultimi mesi a causa dell’emergenza pandemica». La figura del medico pneumologo, spiegano infatti i due vertici del distretto sanitario, «è stata assorbita dalla lotta contro il Covid, arruolata in prima linea nei reparti che ospitano le persone colpite dalla polmonite interstiziale». Ora, però, «nonostante la difficoltà nel reperire personale medico e infermieristico in generale, «abbiamo individuato una figura appositamente dedicata all’attività di cura e diagnostica “extra Covid”. Purtroppo ci troviamo di fronte a una situazione paradossale, in cui gli ospedali avrebbero la disponibilità per assumere nuovo personale, ma il mercato del lavoro è scarno: ci sono pochi medici, e gli infermieri sono contesi tra ospedali e strutture private».

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