Rimini e Piazza Malatesta, Chiara Bellini critica: "Andava coinvolta la città"

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Non le piace la nuova piazza Malatesta e non cerca neppure di nasconderlo più di tanto. Data la situazione, però, chiede che in futuro simili interventi non siano decisi da una «persona sola» (chissà chi sarà mai), ma si apra un dibattito in città. Come si dice, la “tocca piano” Chiara Bellini, l’altra metà del tandem con Jamil Sadegholvaad, assessore ai lavori pubblici e candidato sindaco del centro sinistra. Chiara Bellini espone il suo punto di vista. «Come storica dell’arte, avrei desiderato un trattamento diverso di quegli spazi e l’ho espresso più volte in passato - spiega - ma il progetto ora è realtà ed è stato accolto parimenti con entusiasmo o con orrore e rabbia. L’unica riflessione che mi preme fare, è ancora una volta sul metodo. Che ci piaccia o non ci piaccia questo poderoso intervento, ciò che abbiamo davanti deve essere un monito per tutte le future azioni dell’amministrazione: le decisioni devono essere partecipate. La cittadinanza deve essere coinvolta prima, non dopo. Se ho la possibilità di esprimere la mia opinione sarà più facile anche accettare un parere contrario. Perché in ogni caso, anche un’esigua minoranza, in un contesto di scambio e confronto civile, ha l’occasione di motivare - e magari far accettare - la propria idea se le istanze sono ben argomentate e supportate da evidenze. Ciò che critico oggi, del lavoro intorno al Castello, è la mancanza di partecipazione nel suo sviluppo».

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