Pd Forlì. Gasperini-Allegni, obiettivo ricostruire il partito

Seppure siano avversari per la corsa alla segreteria territoriale del Pd Forlivese, Alessandro Gasperini e Gessica Allegni hanno un obiettivo comune: ricostruire il partito in vista delle elezioni amministrative del 2024 che sul territorio coinvolgeranno 11 comuni, compresa la città di Forlì consegnata nel 2019 al centrodestra. Entrambi i candidati si sono presentati per la prima volta a Forlimpopoli mercoledì sera, incontro partecipato che di fatto ha sancito l’avvio dei lavori del congresso. «Il Pd in questi anni ha commesso un peccato originale, anzi due – spiega il 34enne forlivese Alessandro Gasperini, già coordinatore del quartiere Pianta-Coriano-Ospedaletto e promotore della mozione “Un piano comune” - . Il primo è che non ha mai voluto fare i conti con le sue origini e la sua identità, il secondo è più di tipo organizzativo, in pratica ha sovrapposto gli stili dei vecchi partiti ma perdendo i punti di forza di tutti. Faccio un esempio: le proposte nella Dc arrivavano dall’associazionismo, specie quello cattolico mentre nel Partito Comunista mentre c’era il coinvolgimento dei militanti. Oggi il Pd ha perso entrambe le cose». Difficoltà che hanno vissuto sul territorio gli stessi dem. «Nel Forlivese il Pd ha avuto problemi a rappresentare e coinvolgere i militanti – prosegue Gasperini –. Dopo anni di lacerazioni è arrivato il momento di riallacciare i rapporti e coinvolgere gli iscritti. Adesso siamo ad un bivio: portare avanti queste lotte intestine o cambiare rotta creando una vera e propria costituente per un percorso condiviso che ci condurrà verso il 2024. Costruire un grande percorso di partecipazione significa che c’è bisogno di tutti e soprattutto chi chiede la partecipazione non può imporre una visione politica delle cose ma deve fare una sintesi dopo aver ascoltato gli iscritti. Un passaggio che va fatto con umiltà, a partire dai dirigenti. Credo che così possa nascere qualcosa di buono anche per avere nomi di candidati condivisi per le elezioni del prossimo anno. Ricordiamoci che gli iscritti ormai non sono più come prima e che fuori dal partito c’è gente che ci aspetta. Quindi, mi candido a segretario territoriale per rappresentare il Pd con le mani libere e senza il timore di fare sgarbi istituzionali».
Una sfida a due che, salvo sorprese (il termine ultimo per avanzare le candidature è stato fissato per l’11 settembre ndr), vedrà dall’altra parte della stessa barricata Gessica Allegni che ha presentato la mozione “Una storia nuova”. Entrambi i candidati si muovono tra temi comuni come il salario minimo, sanità pubblica, ambiente, ricostruzione post alluvione, dove sono piccole sfaccettature a cambiare le posizioni. Anche la sindaca di Bertinoro non transige sulla ricostruzione del Pd Forlivese.
«Abbiamo davanti a noi sfide importanti per provare a recuperare la centralità persa negli anni – afferma Allegni –. Il problema del Pd, dal quale io sono uscita nel momento in cui non mi sono riconosciuta, sono le divisioni e i frazionamenti. Per me il primo obiettivo è ricostruire una comunità politica dove le persone tornano a salutare e non dove si tagliano i ponti perchè hai votato quel candidato piuttosto che l’altro. Più che del passato ora dobbiamo parlare del futuro». Un futuro molto vicino visto che nel 2024 i forlivesi sono chiamati alle urne. «Ben 11 comuni andranno al voto e in diversi, dobbiamo ammetterlo, non governiamo - conclude Allegni -. Bisogna cambiare passo, capire dove si è sbagliato e mettere in campo una proposta forte. C’è un congresso per ricostruire il partito, un’occasione per lavorare assieme senza indebolirsi a vicenda e costruire una classe dirigente forte che valorizza le belle esperienze di governo che ha e ne faccia crescere nuove».