Pausini vince la maratona di New York

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New York, Madrid, Milano in 24 ore per festeggiare trent’anni di carriera. Tre aerei, tre teatri, tre concerti live a ingresso libero, due continenti sorvolati in una corsa contro il tempo per celebrare come nessuno mai i successi insieme ai fan. È una Laura Pausini da record quella che ieri ha affrontato una maratona al cardiopalma: l’artista romagnola con un look iconico ispirato al tailleur con cui ha vinto Sanremo nel 1993 firmato Emporio Armani (brand indossato anche dalla band con lei sul palco), si è fatta letteralmente in tre per condividere la sua musica in una 24 ore che avrebbe messo ko chiunque, ma non lei. I tre eventi di risonanza mondiale, e non poteva essere altrimenti , divisi in 3 decadi come scaletta musicale, sono nati proprio per onorare il trentesimo compleanno de La solitudine, brano che le ha regalato il successo e dato il via a una carriera internazionale senza precedenti, rendendola regina indiscussa del pop italiano.

Il “piano di volo” pienamente rispettato ha fatto della maratona #Laura30 un sogno realizzato, un ennesimo successo per l’artista italiana più premiata al mondo, con più di 75 milioni di album venduti, collaborazioni con artisti che hanno segnato la storia della musica e riconoscimenti prestigiosi tra cui un Grammy Award, quattro Latin Grammy e una nomination agli Oscar da aggiungere a una carriera che le ha regalato un affetto smisurato del pubblico.

La corsa contro il tempo è partita dall’Apollo Theater di New York domenica 26 febbraio alle 18 (ora locale) quando da noi era già mezzonotte: dieci canzoni sul palco e poi via di corsa in aeroporto per sorvolare l’oceano nella notte e atterrare a Madrid. Giusto il tempo di rinfrescarsi un po’ e di corsa al Music Station per altre dieci canzoni indimenticabili cantate a squarciagola insieme al pubblico spagnolo. Un saluto caloroso, un arrivederci fra lunghi applausi e via di nuovo in auto per raggiungere ancora l’aeroporto e salire la scaletta dell’aereo per un volo questa volta più breve, con destinazione Milano. Ad attenderla alle 23 in un teatro Carcano sold out c’erano i fan italiani più fedeli, quelli che dalla Solitudine in poi non l’hanno mollata un attimo.

È questa la cronaca di un successo annunciato, di una promessa mantenuta, di un’emozione intensissima: Laura c’è, c’è sempre stata e per tanti ci sarà sempre, perché lei, si sa, non sbaglia un colpo.

I papà per sceltain viaggio con Laura

Quando Pausini chiama #Ipapàperscelta rispondono. C’erano anche loro, i riminesi Carlo e Christian, autori della pagina Instagram seguita da 279mila follower “Una famiglia tutta al maschile” (Diffondiamo cultura sull’omogenitorialità ) ai concerti di Laura Pausini. Fan sfegatati della regina del pop, hanno postato stories di questa avventura pubblicando sul profilo l’inizio del concerto all’Apollo Theater di New York, aperto «col botto», e una passeggiata in aeroporto accanto a lei – in attesa del volo per Madrid – che ammette di averli invitati personalmente. «Noi abbiamo due gemelli» dicono a Laura. «Lo so, ho visto la vostra pagina, vi ho invitato io, ma ma non sapevo che tu fossi un mio fan così sfegatato», dice rivolgendosi a Carlo.

Insieme a loro, anche tanti altri influencer hanno seguito l’artista romagnola nel triplice concerto, pubblicando la cronaca dell’evento in tempo reale.

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