Parma, nasce il festival del 900 dedicato a Toscanini

Entri nel Parco della Musica e ti sembra di essere a Oslo, con architetture industriali recuperate dove in mezzo a tanto verde risuonano le prove degli ensemble, e decine di bambini giocano con le note. Poi ti ricordi che sei a Parma, che forse è Oslo, a suo tempo, che si ispirava ai modelli emiliani e che nell’area dell’ex Eridania ha messo il suo ingegno anche Renzo Piano. Suo infatti il progetto dell’Auditorium Niccolò Paganini, oggi sede della Fondazione e dell’Orchestra Toscanini, una sala da 780 persone in cui dietro al palco una grande vetrata mette in relazione il fuori e il dentro, i leggii dei musicisti e gli alberi e lo spazio esterno. Nume tutelare, il grande violoncellista e direttore d’orchestra parmense, quell’Arturo Toscanini che la rivista “Classic voice” incorona come la quarta più valente “bacchetta” al mondo, e che preferì lasciare il suo Paese e i suoi molti prestigiosi incarichi e trasferirsi negli Usa per non piegarsi al nazifascismo.

Oggi, in nome suo, il Parco ospita moltissimi laboratori per avvicinare i più piccoli all’ascolto e alla passione per uno strumento o per il canto. E si sono appena concluse le celebrazioni del “T Day”, tre giorni di festa che hanno ricordato il compleanno del maestro (nato a Parma, nel quartiere Oltretorrente, il 25 marzo del 1867) inaugurando ufficialmente il centro di produzione “Il Parco della Musica”.

Collaborazione con la Regione

Tante le alleanze che la Fondazione Toscanini ha stretto per la gestione di una struttura di questa portata, in primo luogo con la stessa Regione Emilia-Romagna, che con le parole dell’assessore alla Cultura Mauro Felicori le riconosce «la diffusione dell’offerta musicale in tutto il territorio della regione, attraverso un repertorio crossover rivolto a un pubblico ampio e diversificato, efficace per le finalità sociali di inclusione e integrazione».

Sono valori, questi, che del resto bene si sposano con la musica, tanto che La Toscanini con il “T Day” ha anche voluto presentare i progetti di “Musica accessibile” realizzati con l’Ente nazionale sordi.

La musica non è privilegio

Ma avvicinare i giovani e i giovanissimi resta un obiettivo prioritario ed etico. «Anche con il linguaggio del gioco e del divertimento – commenta infatti Alberto Triola , sovrintendente e direttore artistico di La Toscanini – ribadiamo la nostra vicinanza con i valori e il lascito del grande maestro, un modello di esemplare interpretazione del ruolo di cittadino e di artista, capace di operare scelte in base alla responsabilità personale e al senso di altruismo, in una visione della musica come strumento di aiuto reciproco. E il percorso che da quest’anno La Toscanini intraprende mette infatti sempre più al centro l’idea di una musica accessibile e “necessaria”: non privilegio per pochi».

Nasce il Festival Toscanini

Il “T Day” ha dato anche occasione per presentare il primo Festival Toscanini , particolarmente rivolto alla musica del Novecento e ai suoi rapporti con le arti. Il festival verrà inaugurato il 5 giugno all’Auditorium con la prima ripresa storica di “Le Willis” dopo l’esordio del 1884 del giovane Giacomo Puccini, e si concluderà il 12 luglio, in piazza Duomo a Parma, con una serata simbolica in cui Fabio Luisi dirigerà la Filarmonica Toscanini nella “Nona Sinfonia” di Beethoven.

Tanta Emilia, e poca Romagna? Non proprio: intanto il pupazzetto “Arturino”, mascotte del programma “Educational” della Community Music, è stato realizzato dal laboratorio tessile della Comunità di San Patrignano. «La Toscanini inoltre ha una conoscenza consolidata della Romagna – ricorda Triola –, e recentemente ha portato la sua musica a Faenza, a Cattolica, a Imola. Poi a settembre ci sarà una importante collaborazione con la Sagra musicale malatestiana di Rimini e, ultimo ma non ultimo, La Toscanini Next Ensemble, formazione dedicata ai nostri giovani talenti, è nata proprio a Faenza. La sua storia e il suo successo ci stanno anzi suggerendo delle dislocazioni non estemporanee per il gruppo, in modo che la dimensione sia sempre più regionale, certo, ma in un’ottica veramente emiliano-romagnola».

Info: www.latoscanini.it

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