Parisini su Ghirri per "Doc in tour" al cinerma Tiberio di Rimini

Archivio

Con Infinito. L’universo di Luigi Ghirri di Matteo Parisini con Stefano Accorsi, parte al cinema Tiberio Doc in tour, la rassegna promossa da Fice, Regione e Cineteca di Bologna dedicata ai documentari regionali: l’appuntamento è stasera alle 21 e domani alle 17 e alle 21. Ha un titolo molto appropriato lo studio monografico di Parisini (Bologna, 1980) a partire dalla collaborazione dell’Archivio Ghirri e di alcune figure vicine al fotografo: una sintesi elegante e documentata della sua opera, che vuole avvicinare e introdurre chi guarda ai principi estetici della sua attività artistica. Invece di affidarne l’interpretazione a una pletora di critici e conoscitori, il film si concentra su pochi, mirati interventi: tra gli amici, i pittori Franco Guerzoni e Davide Benati, il fotografo Franco Leone e gli storici dell’arte Paolo Barbaro e Arturo Carlo Quintavalle; tra i familiari, la sorella Roberta, la cognata Elena Borgonzoni, la figlia Ilaria. Nato a Scandiano nel 1943, Luigi Ghirri è diventato fotografo di fama internazionale dopo aver abbandonato, a metà anni Settanta, il suo lavoro poco amato di progettista. Una formazione che ha lasciato in lui – nipote di pittore e da adolescente già alle prese con la fotografia amatoriale – decisive impronte sulla concezione di paesaggio e ambiente. Molti dei suoi scatti saranno ambientati nella sua regione di provenienza, attorno al Po, che ha molto osservato, con sguardo pieno di attenzione e spirito d’avventura. Scomparso nel 1992 a Roncocesi, Ghirri ha costruito un’iconografia che non esisteva e le ha conferito uno status di terra mitica.

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