Parco eolico "Monte Comero". Il sindaco di Bagno di Romagna: "Farebbe più danni dell'alluvione"

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Sul progetto del Parco Eolico “Monte Comero” che prevede l’installazione di 6 aerogeneratori alti 200 metri nel Comune di Verghereto interviene anche il Sindaco del Comune di Bagno di Romagna, che ha manifestato formalmente le proprie preoccupazioni e perplessità a tutti gli enti competenti, coinvolgendo i parlamentari locali e per conoscenza anche i Ministri dell’Ambiente, dell’Agricoltura, delle Infrastrutture, della Cultura e del Turismo.  Grandi perplessità sono arrivate anche dalla Toscana.

“Su questo progetto due premesse sono doverose– dichiara Marco Baccini -. La prima è che non intendo entrare nel merito vero e proprio dell’installazione delle pale nel Comune di Verghereto. La seconda, peraltro, è che in linea di principio sono favorevole al progresso tecnologico ed energetico ed anche alle infrastrutture che lo generano, come gli impianti eolici. Diversamente dai parchi fotovoltaici, che creano impatti veramente dannosi per il paesaggio di un territorio, in generale ritengo che gli impianti eolici rappresentino un elemento dei tempi che evolvono e non siano dannosi per il paesaggio. Anzi, a volte risultano anche un attrazione ed un segnale di Comunità locali che guardano il futuro. Senza essere banale, d’altra parte dovremmo riflettere sul fatto che anche gli egiziani modificarono il paesaggio ambientale del deserto con le piramidi o i romani con gli acquedotti e noi oggi ne vediamo monumenti da studiare e ammirare”. 

Fatte queste premesse – spiega il Sindaco di Bagno di Romagna – “ho voluto esprimere tutta la mia contrarietà sugli aspetti logistici e le opere connesse, così come previsti dal progetto, che avranno un impatto eccessivamente dannoso per il Comune di Bagno di Romagna in termini di immagine turistica, di impatto paesaggistico ed ambientale nonché sulle prospettive socio economiche del tessuto locale. In pratica ed in estrema sintesi, viene individuata un’area di stoccaggio materiali in un lotto ove è prevista la prossima realizzazione di infrastrutture a servizio pubblico con destinazione turistico-ricettiva, la realizzazione di una strada di passaggio per il trasporto delle pale da Bagno al sito di installazione nel Comune di Verghereto, che attraversa l’intera area ambientale e naturalistica del Monte Comero, con l’esproprio di tutte le aree private coinvolte”.

Si tratta di opere che segnerebbero “una cicatrice indelebile alla qualità ambientale del territorio, che rappresenta uno degli elementi fondanti la natura turistica del nostro Comune, ciò che causerebbe le ricadute sopra citate con dimensioni ed impatti addirittura superiori ai danni dell’alluvione di maggio scorso – precisa Marco Baccini, che spiega come un danno a questo territorio rappresenti poi un danno a tutto il territorio dell’alta Valle del Savio, allo stesso modo in cui il tempio di Sarsina segni una nuova eccellenza per tutti”. 
Il sindaco aggiunge: “Ritengo che nell’equilibrio di sostenibilità del progetto questa soluzione sia troppo sbilanciata a danno del nostro territorio e sono convinto che si possano trovare altre soluzioni meno impattanti e più utili a tutti. Penso, per esempio, ad opere di allargamento della SP 138 da Bagno a Verghereto e poi della strada della Biancarda, che sarebbero utili a far transitare le pale e rappresenterebbero allo stesso tempo opere infrastrutturali stabili a vantaggio del territorio e delle Comunità locali. Certo è che la soluzione prospettata dal progetto ci vede opporci in nome della tutela dell’identità ambientale e paesaggistica nonché degli sviluppi economici nostri e delle nostre future generazioni. Non ci vogliamo limitare alla critica comunque – chiude Baccini – che con la sua lettera ha chiesto l’intervento di tutti gli enti ed i rappresentanti coinvolti, affinchè si possano individuare soluzioni alternative, che non impattino sul territorio”.

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