Paola Zamagni, la cesenate premiata con il David di Donatello

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Paola Zamagni (1961) da Calabrina di Cesena tiene in mano il suo primo David di Donatello per la Scenografia, condiviso con le colleghe Ludovica Ferrario e Alessandra Mura per il film “Volevo nascondermi” del bolognese Giorgio Diritti. Non è in abito da sera, ma da lavoro; lo scatto profuma di caffè. «Mi hanno fotografata ieri mattina alle 7.30 davanti a un bar di Roma dove ci siamo incontrate per la colazione, prima di recarci sul set. Causa norme anti Covid, alla cerimonia dei David poteva esserci solo una di noi, ed è stata Ludovica (Ferrario) a ritirarlo».

Per la cesenate si tratta di un doppio primato; non è solo il suo primo David, ma è il primo come arredatrice: «Da quest’anno ai David di Donatello nel Premio alla Scenografia si è riconosciuta distintamente anche la figura dell’arredatrice/arredatore, come avviene nel cinema americano. È davvero un bellissimo doppio regalo per i miei primi 60 anni». La interrompiamo mentre lavora: «Sto facendo un cambio set». Paola non vuole parlarne, ma sta arredando le scene di “Noi” nuova fiction con Lino Guanciale remake della serie americana “This Is Us”». È l’ultima produzione di una trentennale carriera di film e serie tivù, a cui Zamagni ha aggiunto il suo personale tocco. «Ho potuto fare un lavoro dalla mia passione per il cinema e per la cura degli ambienti del set. Ho cominciato per caso, ho imparato sul campo, il passa parola fra gli addetti ai lavori mi ha fatta conoscere. Sono riservata, non uso Facebook, né Twitter».

L’esordio di Paola sul set si riconduce alla riviera romagnola degli anni del divertimento sfrenato. «Ho cominciato sul set di “Abbronzatissimi” (1991) a Rimini e di “Abbronzatissimi 2” a Cervia. Da lì ho continuato con tanti registi, compresi i fratelli Giuseppe e Bernardo Bertolucci, a film come “Albakiara” su Vasco Rossi, ho anche partecipatoa “Est. Dittatura last minute” girato nella mia Cesena. E pure a fiction come “Sopra le nuvole” e tanto ancora».

Da alcuni anni si è trasferita non a Roma, ma a Mercato Saraceno. «Sono sempre in giro per lavoro, ma ho scelto una dimora tranquilla. Amo la mia Romagna e desidero restare qui».

«Sono fiera che il primo David di Donatello della mia città vada a una donna che è pure un’amica – commenta Fabiola Crudeli fondatrice della “Fuori Scena” di Cesena –. Paola ed io eravamo vicine di casa, abbiamo condiviso le stesse passioni. Quando il cinema scoprì la Romagna come sala di posa, noi ci buttammo».

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