Ortofrutta in fiera a Berlino alla scoperta dei nuovi trend

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Erano decine le aziende ortofrutticole romagnole che hanno partecipato alla fiera Fruit Logistica a Berlino, la scorsa settimana. Una rassegna che ha registrato oltre 2.500 espositori da tutto il mondo, con 27 padiglioni (quasi 30 ettari di superficie espositiva) e decine di migliaia di visitatori. Fra i 455 espositori italiani oltre il 10% era romagnolo. «Per stare al passo occorre capire i trend del momento - afferma Nicola Santini di Sais Sementi di Cesena - per non subirli, farsi trovare impreparati e doverli poi rincorrere. Noto che nel settore sementiero il globale ha lasciato il posto, in parte, al locale. Se prima pareva che tutto dovesse essere per forza grande e globalizzato, ora il fatto di poter ricondurre a un territorio una genetica, una coltivazione, può assumere un valore aggiunto nel mercato».

Il gambettolese Cristian Moretti, direttore di Agrintesa, ha notato: «Tanti, tantissimi visitatori sia nei padiglioni che nel nostro stand. Per fortuna si lavora con appuntamenti prefissati. Ma vorrei segnalare che sempre di più vi è un confronto e una collaborazione fra aziende di nazionalità diverse. Confronti sulle problematiche, sulle strategie fra imprese italiane, spagnole, sudamericane. Cose impensabili fino a pochi anni fa».

Più relazioni e più interazioni fra aziende organizzate è il pensiero di Moretti, che aggiunge: «Credo che questa edizione di Fruit Logistica abbia acceso i riflettori sulla necessità di un confronto in termini di crescita, e non solo in quelli concorrenziali, fra imprese di nazioni diverse», conclude Moretti.

Ma quali sono stati i trend del momento visti in fiera? Il packaging in carta e materiali derivanti da cellulosa, ha molte sfaccettature ed era presente presso diversi fornitori. Ma allo stesso tempo i più avveduti affermano che si tratta di un’ottima opportunità che si rafforza e affianca alla plastica, ma non potrà mai sostituirla del tutto. Anche perché la plastica stessa è riciclabile totalmente e riutilizzabile, basta inserirla nel giusto circuito.

Anche la coltivazione in ambiente piccolo e protetto, la vertical farming, è uscita dal guscio ed è sdoganata. Non potrà mai sfamare il mondo (per lo meno non nel breve periodo), ma rappresenta un trend in crescita e diversi espositori, da tutto il mondo, hanno portato in fiera i propri prodotti.

Altra tendenza in crescita è quella dell’uso dei dati derivanti dai satelliti per gestire irrigazione (e concimazione) in maniera sempre più scientifica e meno empirica. Incrociando tali informazioni “dal cielo” con quelli “da terra”, «l’intelligenza artificiale può ottimizzare i consumi, migliorare le rese e ridurre gli sprechi», come ha detto Stefano Vertuani di Scarabelli Irrigazione.

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