Omicidio di Civitella, tracce di sangue sulle scarpe del fratello

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Piccole tracce ematiche individuate dagli uomini del Ris nelle scarpe del fratello indagato di Franco Severi. Un aspetto che potrebbe essere decisivo, come anche l’auto ripresa dalle telecamere di un distributore di metano nella strada che va verso Meldola – una Fiat Panda come quella del fratello di Severi – che evidenzia il passaggio della vettura in un momento compatibile con un orario di poco successivo al presumibile decesso dell’agricoltore. Le indagini per risolvere l’omicidio di Franco Severi, trovato morto e decapitato più di una settimana fa, proseguono a ritmo serrato.

Rilievi e telecamere

Le tracce ematiche rilevate dagli uomini del Ris nelle scarpe sono state trovate durante la perquisizione e i rilievi effettuati con il luminol a casa del fratello della vittima. Una notizia che ha sconvolto la moglie dell’indagato che appena ha appreso del ritrovamento di alcune tracce di sangue è svenuta. Piccole tracce ematiche erano state trovate dal Ris anche nella zona esterna dell’abitazione della vittima, vicino al dirupo nel quale è stato trovato il corpo di Franco Severi, mentre non è stato rilevato nulla nel capannone a Magliano dove il fratello custodisce anche alcuni cani, essendo un appassionato della raccolta di tartufi e funghi, attività che svolge nel tempo libero. Gli inquirenti in questi giorni stanno controllando i filmati di tutte le telecamere che si trovano nell’arco di una zona determinata, comprese quelle delle attività economiche e delle abitazioni private, per analizzare tutti i mezzi passati il giorno dell’omicidio e in un orario successivo al presunto momento del delitto. È in questo modo che hanno notato una Fiat Panda passata nella strada che porta a Meldola in un orario sospetto di cui però non è visibile il numero di targa.

Il dolore della sorella

Intanto, nella famiglia della vittima non si placa il dolore per il dramma di Franco, che la sorella Anna ha ricordato anche ieri nel suo profilo facebook dove ha inserito un video nel quale si vede Franco che nutre i cani della sorella e dalla nipote, che custodiva con amore. «Teneva i cani miei e di mia nipote come bambini – scrive la sorella – nel filmato si vede la Kira che stravedeva per Franco, circa tre mesi fa se la sono mangiata i lupi, mio fratello piangeva come un bambino». Anna ricorda anche l’armonia familiare e le mangiate con i fratelli quando ancora c’erano i genitori: «Giro e mi rigiro senza trovare sonno, il mio pensiero è sempre su di te – racconta ricordando Franco – penso a quando eravamo una famiglia molto unita e ci aiutavamo sempre l'uno con l'altro, mia madre che per i suoi figli ha sacrificato tutta la sua vita e stravedeva per noi, ci trovavamo sempre a mangiare da lei e da te, con tutti i nipoti e cognate cognati con tavolate da 23 persone, e il posto non mancava per nessuno. Poi piano piano le cose sono cambiate da quando mia madre ha iniziato a non stare più bene. Era sempre pronta a dissipare ogni cosa e a tenere unita la famiglia. Dopo una vita spesa per i figli marito e lavoro duro di campagna, aveva bisogno lei ad essere aiutata e sostenuta. Non voleva rimanere sola – conclude Anna – e io te e mia sorella ci siamo fatti in quattro per accudirla fino alla fine tenendola a casa. Ora la cosa che riesco ad accettare in tutta questa tragedia è che siete insieme in paradiso insieme a mio nipote Andrea».

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