Omaggio a Galli dalla Sagra Malatestiana di Rimini

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Si è tanto parlato della ricostruzione del teatro Amintore Galli e del suo architetto Luigi Poletti. Meno, invece, del musicista a cui l’edificio è intitolato dal 1947. Il teatro, infatti, edificato tra il 1843 e il 1857, si chiamava inizialmente Teatro Nuovo e dal 1859 venne dedicato a Vittorio Emanuele II. Solo più tardi, nel 1947, fu intitolato al compositore Amintore Galli (1845-1919). Un teatro, a quel punto, danneggiato dalla guerra e chiuso, ma tant’è.

Chi era questo Galli?

Amintore Claudio Flaminio Galli (Perticara, 12 ottobre 1845 – Rimini, 8 dicembre 1919) è stato un musicologo, giornalista e compositore italiano. Personalità influente nell’Italia musicale di primo Novecento, come attestano le importanti pagine teoriche e l’apprezzamento da critico musicale per le opere di Mascagni, Giordano e Cilea, Galli ha lasciato un catalogo che comprende svariati titoli che spaziano dalla musica per pianoforte e da camera, composizioni per banda, sinfonie, oratori, fino all’opera lirica.

Fra le composizioni destinate al teatro spicca David, su libretto proprio, opera accolta con una certa freddezza dalla critica in occasione della prima, avvenuta nel 1904 al Lirico di Milano.

Importante fu anche l’impegno di Galli come storico della musica in numerosi pubblicazioni che vanno dalla poderosa Estetica della musica all’agile e divulgativo Piccolo lessico del musicista. I suoi manoscritti sono conservati alla Biblioteca Gambalunga di Rimini.

Ai più, però, Galli è noto per aver composto il celebre Inno dei lavoratori con versi di Filippo Turati (1886). E forse fu proprio grazie a questa marcetta (che venne addirittura vietata per istigazione all’odio sociale) che Galli (il quale inizialmente aveva firmato con uno pseudonimo e successivamente era ricorso a un prestanome) si guadagnò le mostrine per l’intitolazione del teatro.

L’omaggio tra parole e musica

Al compositore riminese la 72ª Sagra musicale malatestiana dedica ora una due giorni di parole e musica. Una tavola rotonda e un concerto dedicato alle musiche del maestro riminese, al quale prenderanno parte la soprano Iano Tamar, il tenore Danilo Formaggia, il baritono Vittorio Vitelli e i pianisti Catia Capua e Antonio D’Abramo.

A esplorare le diverse sfaccettature della personalità di Galli e l’ambiente culturale dell’epoca saranno gli studiosi Gianandrea Polazzi, Donatella Bertoldi, Annarosa Vannoni e Paolo Patrizi nel corso di un incontro aperto al pubblico sabato 13 novembre (ore 21) al teatro Galli. Ad accompagnare le parole, la musica di Antonio D’Abramo al pianoforte. L’ingresso è libero, con prenotazione a: sagramalatestiana@comune.rimini.it.

Sempre il teatro, domenica 17 alle 17, ospiterà un concerto con un programma che si snoderà tra le opere del musicista, con una particolare attenzione al David di cui sarà proposta una selezione di scene. L’opera è ispirata alla figura del celebre re d’Israele che fu anche musicista. Ingresso: 12 euro. Info: 0541 793811

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