Novafeltria, cerimonia per ricordare il carabiniere ucciso in servizio

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NOVAFELTRIA. L'appuntato scelto Alessandro Giorgioni fu ucciso 15 anni fa, la mattina del 22 luglio, in un bar di Pereto, frazione di Sant'Agata Feltria, mentre cercava di identificare il bandito Luciano Liboni, detto il "lupo", che morì due settimane dopo in un conflitto a fuoco a Roma dove si era rifugiato. Ieri per ricordare il suo sacrificio si è tenuta una toccante cerimonia di commemorazione a Novafeltria alla quale hanno partecipato i militari dell'Arma, con un picchetto d'onore, i sindaci, il comandante della Legione carabinieri Emilia-Romagna, il generale di Brigata Claudio Domizi, il comandante provinciale, colonnello Giuseppe Sportelli, e il comandante della Compagnia di Novafeltria, il capitano Silvia Guerrini.

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Sulle note del “silenzio” è stato deposto un mazzo di fiori sulla tomba di Giorgioni, medaglia d'oro al valore dell'Arma, e poi recitata la preghiera del carabiniere. Nella corso della santa messa in suffragio tenutasi nella chiesa parrocchiale “San Pietro in Culto” di Novafeltria ed officiata da don Giuseppe Grigolon, cappellano militare della Legione carabinieri Emilia-Romagna, anche il generale, dall’altare, ha espresso la stessa vicinanza e quella dell’Arma, alla signora Simona Cola, vedova dell'appuntato scelto Alessandro Giorgioni ed al figlio Leonardo.

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