Notte Rosa, ora parte la rivoluzione del format

«Apriremo un tavolo di confronto con Comuni, operatori turistici e con il direttore artistico Claudio Cecchetto, per rimodellare e rinnovare la Notte Rosa». L’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, dopo le prese di posizione di alcuni operatori sulla necessità di rilanciare il Capodanno dell’estate, sbiaditosi col passar degli anni, lancia una proposta ad evento appena terminato.
Analisi e proposte
«Se arrivi e presenze quest’anno sono state leggermente più bassi degli anni passati in alcuni territori – commenta Corsini – è anche a causa della congiuntura economica. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che inflazione alta, i mutui alle stelle sulla casa e gli stipendi fermi erodono il potere d’acquisto delle famiglie costrette a risparmiare e a tagliare alla voce vacanza». Aggiunge, quindi l’assessore regionale: «Comunque, novità dal 2006 ad oggi ne sono state introdotte diverse, come quella di coinvolgere l’intera Riviera romagnola, entroterra compreso, tra eventi e appuntamenti di rilievo. E proprio sulla falsariga della Notte stiamo ragionando sulla possibilità di promuovere altri eventi simili, da diluire durante l’intera stagione balneare 2024».I conti di Visit Rimini
Intanto, VisitRimini diffonde i dati ufficiali della “Pink fluid” 2023 che fanno ben sperare: 90% di copertura camere nel weekend a Rimini, contro il 75% stimato alla vigilia dall’Osservatorio turistico dell’Emilia-Romagna. Commenta, allora, Valeria Guarisco, direttrice di VisitRimini: «Il weekend della Notte Rosa ha riempito gli hotel di Rimini nella stessa misura dello scorso anno, a dimostrazione del valore iconico molto importante che l’evento riesce ad attribuire ancora alla nostra Riviera. In media, infatti, l’occupazione ha toccato il 90%, con un lieve calo delle presenze di ospiti tedeschi e svizzeri, compensato, comunque, dalla presenza di quelli provenienti da Repubblica Ceca, Romania e Polonia». Osserva, però, Guarisco: «La lettura dei dati va intesa come media, per cui la situazione reale può contemplare un hotel con performance differenti da un altro, al netto della promozione dei territori». Inevitabile, a questo punto, non affrontare l’argomento previsioni per la stagione. «La tendenza di occupazione per luglio e agosto, al momento, sta tenendo i valori dello scorso anno – sottolinea –. E confidiamo che il meteo e il fitto calendario di eventi previsti per tutta l’estate diano un’ulteriore spinta. VisitRimini, compatibilmente con le risorse a disposizione, ha intensificato a partire da metà giugno la promozione online nei paesi Dach (Germania, Austria, Svizzera, ndr) e in Francia, per sostenere i flussi da questi mercati: e questo ci permette di confermare il permanere dell’interesse per la destinazione Rimini».Albergatori e ristoratori
Dati, quelli riferiti alla Notte Rosa, che se VisitRimini concentra nel solo perimetro ricettivo-alberghiero del comune capoluogo, Antonio Carasso, presidente di Promozione alberghiera, estende all’intera provincia. «Ritengo che il 90% medio di copertura possa essere esteso a tutto il territorio riminese. E questo dato dimostra quanto sia importante promozionare l’evento. Quegli hotel che hanno registrato il tutto esaurito, infatti, sono gli stessi che hanno pubblicizzato la Notte Rosa. Quelli, invece, che hanno sfruttato meno l’evento si sono fermati al 75%, 80% di copertura camere. Sarà una coincidenza? Ad ognuno libera interpretazione. Una cosa, però, mi sento di dirla: sarebbe bene che tutti gli operatori turistici riconquistassero l’entusiasmo di un tempo: è l’unico modo perché la “Notte” possa continuare ad attirare turisti». Un appello, quello di Carasso, che fa proprio anche Gaetano Callà, presidente Fipe-Confcommercio: «I menù in rosa, così come gli addobbi in rosa nei ristoranti, negozi, alberghi sono cose che vanno rilanciate. Ma anche i cittadini dovranno tornare ad abbellire balconi e finestre di bandierine rosa. Mentre gli organizzatori, a partire dal prossimo anno, dovranno diluire gli eventi su tutto il lungomare e non concentrarli solo a Marina centro, per non mettere in difficoltà le attività periferiche. Detto questo, vorrei precisare che se quest’anno qualcuno non ha lavorato come negli anni precedenti è anche per colpa della congiuntura nazionale. Anche se le cose, in questo fine settimana, non sono andate male».Callà, quindi, replica ai bagnini e a Mauro Vanni, presidente della Confartigianato balneari che ha criticato albergatori, ristoratori e negozianti di non essersi mossi nel promozionare la Notte Rosa: «Noi in spiaggia ci siamo mossi e abbiamo fatto il pieno – aveva detto Vanni –, gli altri sono rimasti fermi al Covid. Nel 2019 nei bar, ristoranti e alberghi c’erano feste e addobbi; ora attendono che facciano gli altri». «Rimini non è solo spiaggia – stigmatizza Callà –. Anzi. Il futuro, come indicato dallo stesso ministero del Turismo, è nell’enogastronomico e nella cultura. Parliamo di un potenziale turistico che va, sempre secondo il ministero del Turismo, dai 5 fino agli 8 milioni di viaggiatori».
Chiosa, allora, Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione albergatori riminesi: «Non replico a polemiche sterili. Tutto, ovviamente, e migliorabile. L’unico risultato tangibile è che abbiamo fatto parlare di Rimini su tutti i media, un ottimo biglietto da visita per luglio e agosto».