"Niente cagnolino in pullman, lasciata a piedi: faccio causa"
Non può salire sul pullman perché ha con sé un chihuahua nano nella borsetta e fa causa alla compagnia di trasporto. Una cagnolina di nove mesi, di neanche due chili di peso, è stata rifiutata da un autobus della compagnia Flixbus, che ha lasciato a terra animale e padrona, in piena notte. È successo a Rimini, domenica scorsa, intorno alle 4 di notte quando Karen, riminese che lavora come governante in un hotel, si è presentata con regolare biglietto alla fermata dell’autobus in procinto di partire per Napoli. Neanche a dirlo, l’addetto della compagnia di autobus a lunga percorrenza ha informato Karen che sui pullman della linea Flixbus gli animali non sono ammessi fatto salvo i cani guida e quelli per non vedenti. Per questa fondamentale tipologia di animali, secondo la policy della compagnia, trasporto è gratuito, ma deve essere registrato telefonicamente almeno 36 ore prima della partenza.
“Non finisce qua”
Karen però ora si è rivolta a un legale, all’avvocato Marco Bosco del Foro di Rimini, perché non solo vuole ottenere il rimborso del biglietto, ma anche aver ragione dei danni subiti. «Ovviamente non potevo rinunciare alla partenza - racconta - quindi ho preso il treno con ulteriore esborso economico, impiegando molte ore di viaggio e perdendo la prima notte in albergo già pagata. Credo che nel 2023, sia inaccettabile rifiutare gli animali domestici accettati oramai ovunque dal supermercato al ristorante. Il rifiuto è stata una doccia fredda, l’addetto della compagnia è stato anche molto scortese nel liquidarmi in maniera scocciata consigliandomi di chiedere il rimborso on line. La mia Piccia non abbaia neanche e sta sempre nella borsa».“Fateli salire”
Non sono poche le proteste sul profilo social di Flixbus proprio per la politica adottata dalla compagnia di non accettare cani sui pullman. Tanti i messaggi di protesta e sempre un’unica risposta: «Purtroppo per motivi di sicurezza, non trasportiamo animali sui nostri autobus, ad eccezione degli animali di servizio».Flixbus al momento però pare l’unica compagnia a fare divieto assoluto, mentre tutte le altre linee italiane di lunga percorrenza mettono limiti solo di peso (10 chili) o il pagamento di un biglietto intero.
«Lavoro in hotel in Riviera - continua Karen - e qui da noi non è pensabile veder rifiutare l’ingresso a un cane. Oggi non vengono più considerati animali e basta, ma affetti familiari. Ho sempre avuto cani e li ho sempre portati con me. Poi se parliamo di un cane così piccolo che sta in borsa, non vedo quale possa essere il problema. Se si parla di sicurezza o pulizia, la sanificazione in generale dopo il Covid è una routine ovunque, nel bus come sui treni o negli alberghi, ma non per cani bensì per le persone. In questa stagione che ci si prepara alle vacanze estive, alle partenze per le ferie, è importante agevolare gli spostamenti con i cani o gli animali domestici. Perché altrimenti tutti gli appelli contro gli abbandoni sarebbero davvero solo parole vuote. A questo punto mi auguro che anche Flixbus cambi idea».