Celli: «È un bel punto di partenza»

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RIMINI. Non è vero che sognare non costa nulla. Tutt’altro. Come minimo costa almeno il prezzo dei sacrifici che uno deve sostenere per continuare a cullare quello che è il sogno di una vita. Chiedere a Federico Celli per averne conferma. Infatti il golden boy riminese, che attualmente si trova all’interno delle strutture toscane dell’Accademia Fibs, ha firmato in settimana il suo primo contratto da professionista. Ad ingaggiarlo i Los Angeles Dodgers, società di Major League. Per il 19enne atleta romagnolo si tratta di un passo enorme per un ragazzo della sua età ma non per il talento che lo contraddistingue. «Di sicuro la gioia é veramente tanta perché finalmente dopo anni e anni di duro lavoro é arrivata la giusta ricompensa - afferma Celli - É difficile esprimere le emozioni che si provano quando hai un contratto da professionista davanti. Sicuramente felicità. É chiaro che comunque si tratta solamente di un punto di partenza e sono consapevole che dovrò affrontare numerosi sacrifici per proseguire al meglio la mia carriera». Strano come poche parole, pronunciate inaspettatamente, possano cambiare la vita di una persona. Basti pensare che il prodotto del vivaio neroarancione ha appreso la possibilità di essere ingaggiato pochi minuti prima di un match. «Ho saputo di questa opportunità al “Torneo delle Accademie”, nel pre-game contro l'Olanda. Uno scout si è avvicinato a me, chiedendomi quanto lucido fossi. E dopo la mia risposta mi ha annunciato che i Dodgers mi avrebbero ufficialmente fatto un offerta. Altre proposte ricevute? Di offerte ufficiali no però ero sotto osservazione da altre squadre tra cui i Boston Red Sox».

No fear. Adesso per l’esterno del Rimini Riviera la vita non subirà stravolgimenti in tempi brevissimi. «Sostanzialmente non cambierà nulla. Mi allenerò sempre in Accademia, giocando le partite di A Federale nei fine settimana. Inoltre continuerò ad andare a scuola. E dopo l'esame di maturità partirò per l’Arizona per andare a giocare in Rookie League». Celli non prova paure di sorta per la nuova avventura che lo aspetta. «Sinceramente non ho timori perché di baseball c'è n'è uno solo. Anche se giocherò in America mi ritroverò a fare le stesse cose che svolgo qui in Italia. Non cambierà niente, darò il mio massimo come sempre. Di sacrifici ne ho fatti e ne sto facendo tanti però li sostengo per un’attività che amo e quindi non mi pesano più di tanto». (m.p.)

 

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