Rimini, per Natale rubò il tacchino dal pollaio dell’agriturismo

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SAN GIOVANNI IN MARIGNANO. Mancavano nove giorni a Natale, quando la notte tra il 16 e 17 dicembre scorso, un equipaggio dei carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Riccione, l’ha bloccato mentre “passeggiava” sul ciglio della strada. Stava raggiungendo la propria abitazione poco distante. Niente di strano se non fosse stato per i singolari fardelli portati sulle spalle: un grosso tacchino e un gallo, entrambi morti stecchiti. I militari gli hanno chiesto dove li avesse presi vista l’ora. L’uomo, un cittadino di nazionalità albanese di 31 anni, che in passato ha avuto un problema con la giustizia per una rissa, ha farfugliato qualcosa. Una giustificazione poco credibile, vista anche l’ora.

I carabinieri hanno così deciso di dar corso ad un’indagine lampo. Chiesto permesso alla centrale operativa, si sono portati in un vicino agriturismo, chiudendo immediatamente l’indagine. Accompagnati dall’uomo, sono entrati nel recinto del pollaio dove erano ben evidenti delle impronte umane. Ci hanno appoggiato sopra una scarpa del sospettato. E hanno fatto centro. La suola della sneaker combaciava perfettamente con quelle del fermato che a questo punto è stato caricato sulla gazzella, portato in caserma, e denunciato per furto aggravato. Alla domanda, verbalizzata, perché lo aveva fatto, ha risposto con grande “onestà”: «Volevo avere un bel tacchino da mettere in tavola per il pranzo di Natale».

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