Presentata L'Omc di Ravenna a Roma. Edizione da record con l’incognita blocco trivelle

RAVENNA. «Non è stato facile organizzare una manifestazione come questa, viste le difficoltà che vive il settore a livello mondiale, in Italia ancor di più. Ma tutto fa pensare che si possano ripetere i numeri da record dell’edizione 2017». Nelle parole di Renzo Righini, presidente di Omc, la percezione di paradosso sentita da un intero mondo imprenditoriale.

Quello dell’oil and gas ravennate, che si appresta come ogni biennio a vestire i panni di padrone di casa per la principale manifestazione fieristica mondiale del settore: l’Offshore Mediterranean conference, che si terrà al Pala de Andrè dal 27 al 29 marzo prossimi. E che quest’anno avrà un sapore del tutto particolare, preceduto di una settimana da una manifestazione nazionale per proteggere il comparto, che si terrà sabato alle 11 in piazza del Popolo.

Il nodo della transizione

Per la prima volta nella sua storia, come annunciato dal Corriere Romagna, la presentazione avvenuta ieri a Roma non si è tenuta nella sede del ministero dello Sviluppo economico. Ad ospitare l’evento ci ha pensato Assomineraria, che per bocca del suo presidente Luigi Ciarrocchi ha sottolineato la propria soddisfazione in tal senso. Il contraltare politico interno al Governo è toccato invece dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, che probabilmente verrà “marcato stretto” durante la manifestazione visto che si annunciano documenti unitari a lui indirizzati per far retrocedere la maggioranza dal colpo ferale inferto al settore attraverso il decreto Semplificazione: «La ricerca di una sempre maggiore indipendenza energetica – commenta il Sottosegretario alla Presidenza, Giorgetti – nel rispetto dell’ambiente e con il ricorso di tecnologie innovative, è un tema che questo Governo dovrà presto tornare ad affrontare con assoluta serietà e buonsenso».

Mix rinnovabili-gas naurale

In rappresentanza del Comune c’era invece l’assessore alle Attività produttive, Massimo Cameliani: «I due grandi obiettivi dei prossimi anni – ha spiegato il componente della Giunta di De Pascale – sono quelli di ottenere energia con il minor impatto possibile sull’ambiente e a un costo il più basso possibile. Il combinato disposto di questi due obiettivi ci porta a dover investire con forza sul mix di energie rinnovabili e gas naturale, la fonte fossile più pulita che esiste, abbandonando progressivamente tutte le fonti maggiormente inquinanti. Dunque, in termini di politiche energetiche, il mondo dell’offshore è la grande risposta e il mare la grande opportunità. Ravenna è presente con tutta l’esperienza e la professionalità delle sue imprese e dei lavoratori».

Concetto su cui calca anche il presidente della Camera di Commercio, Natalino Gigante, secondo cui «la sfida energetica dei prossimi vent’anni alla luce delle variabili geopolitiche, delle nuove scoperte che hanno cambiato il mercato del gas e dell’incidenza delle nuove tecnologie».

«Nella Sessione plenaria di apertura – ha spiegato Innocenzo Titone, chairman Omc2019 – parleremo di energia vista come motore di crescita della regione mediterranea e vedrà la partecipazione dei ministri di Egitto, Grecia, Libano e Libia».

Gli ospiti

A partecipare ai lavori della conferenza anche Simon Flowers, Ad di Wood MacKenzie, Pratima Rangarajan, di Oil and Gas Climate Initiative e particolarmente atteso l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, ma non mancheranno Marc Benayoun Ceo Edison, Stefano Cao di Saipem. Interverranno nelle varie sessioni i sottosegretari Vannia Gava, Laura Castelli e Davide Crippa, lo stesso autore dell’emendamento nel dl Semplificazione che blocca per 18 mesi le prospezioni di ricerca per gli idrocarburi e aumenta di 25 volte i canoni di concessione. an.ta.

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