Preso il rapinatore armato dell’agenzia viaggi

RAVENNA. Ha un volto il rapinatore che la sera del 5 luglio scorso ha tentato di rubare l’incasso dell’agenzia viaggi “Il drago volante” di Alfonsine minacciando il titolare con una pistola.

Dopo una settimana e mezzo di indagini i carabinieri della Stazione di via Alberoni, assieme ai militari di Alfonsine hanno fermato Ernesto Campitelli, 49enne originario di Napoli e residente a Ravenna.

È stato catturato lunedì pomeriggio con l’accusa di tentata rapina.

Il colpo sventato dal titolare

A portare gli inquirenti sulle tracce di Campitelli sono state le indagini basate sui riscontri delle telecamere presenti nella zona di Corso Matteotti e delle testimonianze del responsabile dell’agenzia. Era stato lui a cogliere di sorpresa il malvivente, aggredendolo verbalmente. Poi aveva afferrato l’arma per la canna, mentre con l’altra aveva stretto il polso del rapinatore intimandogli di uscire.

Il malvivente era entrato verso l’orario di chiusura con la scusa di chiedere qualche informazione per un viaggio. Indossava un berretto da baseball e un paio di occhiali da vista, e dopo aver dato un’occhiata ad alcuni dépliant informativi aveva estratto la pistola e pronunciato la classica frase, “questa è una rapina”, con un riconoscibile accento del sud. Il titolare, ex sottufficiale della Marina addestrato anche per operazioni antiterrorismo, non aveva perso tempo e l’aveva affrontato. Dopo avergli bloccato l’arma, gli aveva detto di mantenere la calma, indicando l’uscita. Nel frattempo la moglie del titolare si era rifugiata in magazzino chiamando il 112. A quel punto il rapinatore si era dato alla ritirata, salendo su un’Opel Astra rubata tre giorni prima e sfrecciando verso la Reale.

La precedente rapina

Per Campitelli non è la prima esperienza con le rapine. Alcuni anni fa decise di colpire la propria filiale di banca, senza nemmeno preoccuparsi di coprire il proprio volto per non essere identificato. La rapina, messa a segno nel 2011 nella filiale dell’Unicredit di Porto Fuori, aveva fruttato poche decine di euro. Nel 2013 era stato nuovamente arrestato perché ritenuto l’autore di altre due rapine, una in un centro Tim e l’altra in una gioielleria.

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