Centauro morto, circuito sequestrato. Tre indagati per omicidio colposo

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RUSSI. Sono al momento tre gli indagati per la morte di Marco Buzzi, il motociclista piemontese campione di flat track morto domenica scorsa sulla pista di Pezzolo di Russi in un drammatico incidente avvenuto sotto gli occhi della compagna e degli amici. Nel fascicolo aperto in Procura per omicidio colposo sono stati iscritti come atto dovuto i nomi del centauro riminese che lo ha investito, quello del 57enne di Russi che aveva in gestione il terreno su cui sorge l’impianto e quello del legale rappresentante della società sportiva che aveva stipulato con quest’ultimo il contratto per la sessione di allenamento per il weekend.

Al vaglio invece la posizione della proprietaria del fondo che aveva dato in affitto l’area dove sorge il circuito. Area che il sostituto procuratore Angela Scorza ha posto sotto sequestro per valutare l’idoneità del tracciato in terra battuta (dove per anni si sono svolte le gare di tractor pulling tra trattori nell’ambito della tradizionale “Festa de Mutor”) ad ospitare eventi sportivi. Accertamenti verranno effettuati anche sulle moto della vittima e dell’investitore, entrambe sequestrate, per appurare eventuali guasti meccanici. Non è stata invece disposta l’autopsia; effettuata l’ispezione cadaverica, per le prossime ore è atteso il nullaosta per i funerali.

La ricostruzione

Nel frattempo prosegue l’attività di ricostruzione della dinamica della sciagura da parte dei carabinieri di Russi. Stando a quanto ricostruito finora, al momento della tragedia in pista erano presenti solo il pilota di Novi Ligure e l’amico di Riccione che lo ha investito. Durante le evoluzioni in controsterzo tipiche della specialità, il 47enne avrebbe perso il controllo della propria due ruote cadendo a terra e finendo per essere travolto dall’altro centauro che lo tallonava e che non avrebbe potuto far nulla per evitare l’impatto. Nonostante indossasse il casco, l’urto – la cui dinamica ricorda quella in cui morì il pilota di Motogp Marco Simoncelli – non ha lasciato scampo all’uomo, deceduto sul colpo nonostante l’intervento del 118 con l’elimedica.

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